Le tracce sulla sabbia restano poco, non importa quanto siano profonde, basta un onda.
È sufficiente voltarsi per un solo secondo e non c’è più nulla. Nessuna traccia del tuo passaggio.
Lo sport, quello puro, quello vero lo pratichi per divertimento, come un gioco. Segnando il campo con le giacche, a due passi dal mare, in un inverno freddo quel tanto che basta a non congelarti le dita.
“È troppo lontana”.
Non è vero, lo sai tu, lo so io. In verità, non è abbastanza vicina da essere sicura di raggiungerla, odi fare brutta figura, perfino ora che non ti vede nessuno, perché importa a te, più di ogni altra cosa.
Arretri, il movimento di lancio appena accennato e nonostante tutto la palla vola via, lontana.
Un po’ come scacciare i pensieri, come se potessi scagliare quel pezzo di dolore che ti pesa sul cuore e lasciare che s’allontani.
C’è qualcosa che non va, quel dolore che ti fissa negli occhi non va via, rimane incastrato tra la mente e il braccio.
Guardi le impronte sulla sabbia, le tue orme appena accennate, come un sottile velo, sfiorano il terreno.
Dovrebbero essere più profonde.
Dovresti riuscire a perderti per un attimo, lasciare fuori tutto e concentrarti, nuotare con la corrente.
Muoverti e reagire.
Il futuro è un susseguirsi di frammenti di presente. Nello sport che hai scelto, si susseguono istantanee di presente, sta a te scegliere quella giusta, liberando quel passaggio vitale tra cuore e mente.
È tutto qui, semplicemente.
Quando la stanchezza prende il sopravvento, il corpo non riesce più a nascondere i sentimenti, nell’attimo in cui ti togli il casco per respirare scopri il tuo viso.
C’è una parte del corpo incapace di mentire.
Gli occhi.
Da li, se guardi bene, se presti attenzione, da lì puoi sbirciare il cuore di qualcuno.
Potresti scoprire che tra un giocatore di talento e uno con un cuore grande, quello sul quale puoi contare sempre, quando la partita è in bilico non è il miglior atleta della squadra.
Il talento si educa, il cuore no.
La capacità di soffrire, quella vocina che ti grida nel cuore che puoi farcela, quella se non è li…
Semplicemente non c’è.
Le parole, come le orme sulla sabbia, scompaiono in fretta.
Tutto questo potrebbe non essere mai accaduto, è sufficiente un attimo e tutto scompare. Eppure è esistito per un lunghissimo istante,
L’ho visto io, l’hai sentito battere tu, nel cuore.
Sulla Sabbia
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