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Fedeli alla tribù S01E05

“Oggi giorno zero. Vediamo di capirci e di farlo subito. Basta stronzate da attori e da celebrità. Siete prima di tutto calciatori e atleti professionisti.”
Frughi nel cesto e cerchi la maglia numero nove, con Torres cucito sulla schiena.
La lanci al ragazzo.
Cerchi per un po’ e poi trovi quella con il numero otto e la lanci verso Pogba.
“Numeri dall’uno all’undici per tutti i titolari. Compresi quelli che pensano di essere più grandi di questo club.”
Lasci fuori Marrone, quello che tutti considerano il tuo pupillo, fai fuori Lampard non solo dall’undici titolare ma lo fai accomodare in tribuna. Sei maledettamente serio e ora lo sanno anche loro.
Arsenal. Stamford Bridge.
Quando viene annunciata la formazione lo stadio ammutolisce. Mata al fianco di Fernando. Fuori i senatori, tra i pali ancora il ragazzino belga.
2-1. Tenete palla e giocate un calcio efficace, fatto di sudore e abnegazione. Corsa e tocchi di prima, verticale.
Ma è il ragazzino belga, Hazard, quello che tu chiami “vallone” a stupirti, a trascinare la squadra quando andate in difficoltà, a mettersi la squadra sulle spalle, a suonare la carica. Vincete e lui incanta, ti dimentichi degli infortuni e dei punti persi in periferia, siete a due soli punti dalla vetta e in piena corsa su tutti i fronti.
Siete già qualificati per il prossimo turno di Champions, sui campi gelati della Russia orientale decidi di schierare le riserve, sempre gente di prim’ordine ma pur una rotazione massiccia. Il belga chiede di giocare, ti implora, vuol segnare, sente la gamba calda. “Mister, mi faccia giocare…è una di quelle serate magiche, lo sento.” L’accontenti.
La protezione in plastica della panchina va in pezzi, il tuo pugno pieno di sangue il ginocchio del tuo miglior giocatore gonfio come una palla da bowling. Mandi Andrea negli spogliatoi con il ragazzo vuoi sapere in tempo reale cosa è successo a qual ginocchio, smetti di guardare il campo e continui a fissare il tuo telefono, aspetti una notizia, un messaggio. Sai che è grave, già ma quanto?

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