Football Americano Femminile

#day7

Lontano dalle luci, per un po’ almeno. Impegnate a sudare, correre, trovare una forma, lasciare che il proprio corpo apprenda a muoversi in uno spazio diverso, a reagire contro la tua natura. Non c’è nulla di naturale, infatti, nel correre incontro a qualcuno più grosso di te, c’è una follia racchiusa nel pensiero d’indossare un casco e correre incontro a un pericolo.
Quando il mondo si restringe alla griglia del tuo casco, tutto sembra accada più in fretta e tutto sembra precipitare nel tuo spazio.
Guardo le ragazze allenarsi e mi tornano in mente le parole di un allenatore “Non ci si allena nel Football, bisogna educarsi al football”. Muovere le mani per spostare l’avversario, distribuire il peso, adattarsi e raggiungere lo scopo, come insegnano nei Marines. Insegnare è un dono, necessario e indispensabile. Guardo Fabio insegnare il football e capisco che possiede la capacità di farsi seguire, con l’esempio, con la dedizione e l’amore per questo sport che si sposta dalla sua voce alle sue mani. Se guardi con attenzione puoi scorgere il divertimento nel lasciare che altri raccolgano le emozioni e le lezioni che lui ha appreso in questo sport.
Finalmente flag, almeno posso dare una occhiata alle nuove arrivate e vedere in azione Sofia, quella che tutti mi descrivono come un “dominant running back”, una capace di andare in “pick and roll” con la naturalezza di qualcuno cresciuto a pane e football, forse lei è proprio cresciuta così.
Mancano tante veterane della campagna 2012 – 2013, in difesa l’unica giocatrice con esperienza è Angelica “Chucky”, eppure si battono con una dedizione e una concentrazione che non m’aspettavano, con una voglia di far bene che stringe il cuore e fa ben sperare per il futuro.
L’attacco arancio-aragosta si muove su consolidati schemi di corsa, sempre dalla stessa formazione. Vedo volare la coda bionda di Sofia. Vero è solo flag, ma la ragazza possiede uno scatto bruciante, capace di bruciare il primo tackle e spuntare direttamente nel backfield. Reggerà l’hype? Lo spero, davvero.
Si provano diversi running back, Patricia e Federica, quest’ultima con qualche problema di palla persa. Una cosa la dobbiamo concedere a questa squadra, è veloce, dannatamente veloce.

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