Calcio

Buffon

Vorrei che i campioni s’accorgessero quando inizia la loro parabola discendente. C’è un momento in cui puoi distinguere un grandissimo giocatore dal campione. Accade verso il termine della carriera, quando arriva quell’attimo nel quale guardandoti allo specchio sai che non sarai mai meglio di come sei stato ieri. In quell’istante il Campione decide di smettere con il campo, che non ha senso l’allenamento, il sacrificio. Il grandissimo giocatore invece pensa di poter rubare alla sua carriera ancora un lampo, un posto sotto i riflettori.
Allo stesso modo le grandi società di calcio dovrebbero cedere i loro campioni all’apice della loro carriera. Sembra folle vero? Ricordate Beckham, il Manchester United lo cedette al Real Madrid. Passò cinque anni con i Blancos e una valanga di denaro finì nelle casse dei Red Devils. Già tanti numeri, ma focalizziamoci su quei cinque anni, la metà della carriera spesa al servizio di Alex Ferguson, 265 partite e 62 goal in maglia rossa. Pensate che possano in qualche modo essere comparabili alle 116 presenze e i 16 gol realizzati a Madrid?
Ricordate l’immenso Zinedine Zidane? Dopo i suoi cinque anni al Real Madrid appese le scarpette al chiodo. Con i soldi incassati la Juventus continuò a vincere e avrebbe continuato a farlo negli anni a venire.
Potrei continuare con Van Nistelrooy e la lista potrebbe essere molto lunga.
Torniamo però a Firenze, a quell’unico tiro verso la porta, a quelle mani molle protese in tuffo, a quel ritardo che pare epocale. Il simbolo di una resa, una carriera  sul viale del tramonto, a quel mancato gesto che affonda tutta una squadra.
La società sembra aver perso il suo coraggio.
Quella stessa dirigenza che ha abbandonato all’oblio australiano uno dei giocatori simbolo dell’ultimo decennio, la stessa che non ha esitato a rifondare sbarazzandosi dei pesi morti s’ostina, con il suo allenatore si ostina a schierare tra i pali un giocatore di 35 anni. Il più giovane Iker Casillas da due anni ormai guarda Diego Lopez difendere la porta di una delle squadre più famose al mondo.
Non c’è nulla di più triste per un innamorato del calcio di veder invecchiare male uno dei simboli della Vecchia Signora, perché quando un innamorato si sente tradito l’unica cosa che ricorda sono gli attimi tristi. Le scommesse, le papere, i tabaccai…

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top