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Fedeli alla tribù S01E02

“Cosa hai in mente”, non sai se sei rassegnato o curioso di conoscere quale soluzione ha escogitato.
Fruga nella borsa, come se fosse stato tutto premeditato tira fuori un piccolo tablet da sette pollici. Un fiume in piena.
“Fabio Castellana. Non fingere di non ricordare. Siete praticamente cresciuti nello stesso palazzo. Due lauree, in economia e una in giurisprudenza. Non contento è andato negli Stati Uniti per un master in Sport Business e ha lavorato 4 anni per la MLS. All’improvviso si dimette dal suo incarico e torna in Italia, compra uno stabilimento balneare. Dicono che abbia pagato in prima persona per aver coperto la sua ex che sottraeva fondi all’organizzazione. La verità non è mai venuta a galla. Dalle informazioni che ho, si è tenuto nel giro, pare faccia da agente ad un nutrito gruppo di giovani calciatori, tutto gratuitamente.”
Ti guarda, piega la testa e aspetta che tu digerisca le informazioni.
T’incalza, teme che tu possa dire qualcosa.
“Sul campo hai bisogno di un aiuto, come a Liverpool ma qualcuno che non finisca…”, lascia le parole sospese in aria, come se temesse di dover proseguire. Ti volti verso la finestra che da sul giardino interno, coperto di gelsomini e lavanda.
“Andrea Di Profio. Lui lo ricordi sicuramente. Nazionale under 17, Città di Castello e poi all’Empoli. Lì gli diagnosticarono un deficit epatico. Ci mise 4 anni a tornare a giocare, chiuse la carriera a 26 anni nel Messina in Lega Pro. Ora allena i ragazzini, in una scuola calcio. Ha collaborato con grossi club di serie a per realizzare programmi di potenziamento e poi si è specializzato nell’analisi tattica. Può far sudare quelli che credo che per giocare in Premier non ci sia bisogno di allenarsi”.
Ti porge il tablet, sfogli qualche pagina delle due schede. Sembrano adatti, potrebbe davvero funzionare, due non collegati con il club, due che lotterebbero alla morte insieme a te per questa seconda occasione, per vincere e stupire il mondo.
“Chiamali”. Le ridai il suo device.
“Già fatto. Arrivano qui domani”. Sorride e sprofonda nel divano. Non riesci ad essere in collera con lei.
Sei diretto verso un piccolo appartamento nella periferia nord di Londra. Non hai preso un taxi andando via dall’appuntamento con il presidente. Hai preferito usare uno degli autisti della società, non vuoi che  i giornalisti ti piombino addosso, non adesso.

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