Football Americano Femminile

#day1

#Training Camp

Sui margini di un campo di calcio, illuminati di sponda dai riflettori che splendono su un torneo giovanile di calcio. Lì tra buche e sorrisi, in quella penombra sono tornate al lavoro le Lobsters Pescara. Le campionesse d’Italia, figlie di un dio molto minore e quindi per questo scritto tutto minuscolo e in corsivo. Ho riconosciuto qualche viso e poi all’improvviso mi è sembrato d’osservare una marea. Quando sei abituato a salutare tutti con pochi ciao, finisce che 20 persone ti sembrano una folla, una folla immensa.
C’era una strana aria, un misto d’emozione e timidezza, quella strana atmosfera che trovi quando sei abituato al tuo gruppo d’amici e all’improvviso alla festa s’aggiungono un sacco di visi semisconosciuti. Quella riservatezza naturale che s’acuisce in certi contesti, la potevi toccare con mano a volerti spostare un po’ più vicino.
Non l’ho fatto con quella strana sensazione di essere un intruso, solo perché mentre le guardo i ricordi si mescolano al sogni e spesso diventano parole, racconti brevi, come questo.
Le vedo esercitarsi e sorrido, nascosto nell’ombra pensando ai ragazzini quelli del Pop Warner.
I primi giorni del loro training camp, quando non riescono a distinguere nemmeno la destra dalla sinistra e le loro scarpette immacolate continuano a slacciarsi e tu devi chinarti, toglierti i guanti e allacciare le stringhe, un colpetto sul casco e si torna a correre insieme.  Il trotterellare fianco a fianco, le domande sciocche e le curiosità. La timidezza si scioglie e nasce il gruppo, costruendolo sulle cose semplici, perché se non trovi una sorella al fianco, in trincea, quando il sudore t’acceca, ti senti più sola e tornare a vincere è impossibile.
Eccole che si salutano, mentre sul campo di calcio, si esulta e si corre e dagli spalti si grida. A guardarli bene, non ci sono poi tanti spettatori, in fondo ci sono quattro squadre in campo. Sembrano scarseggiare anche i parenti in questa sera di settembre.
Le conto ancora una volta, per essere sicuro e a guardarle bene ora, potrebbero perfino avere una depth chart per la prima volta nella loro breve esperienza di giocatrici di football. Nuove sfide e non solo in campo, non ero sicuro di voler seguire ancora questa squadra, c’è quel timore di non riuscire a vivere un’altra esperienza altrettanto straordinaria. Guardandole, osservandone lo sguardo, qualcosa di sorprendente accadrà e voglio esserci quando succederà.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top