Serie A

Bitonto-CMB, il big match è servito. Susy Nicoletti: “Ottimo test per capire a che livello siamo”

Susy Nicoletti

Bitonto di nuovo a grandi falcate con una prestazione senza sbavature in casa Lazio (4-0), proprio quel che ci voleva prima di un Saturday Night tutto da seguire che opporrà le leonesse alla capolista CMB Futsal Team (PalaPansini ore 20). Ma prima del big match, uno sguardo alla gara di Fiano Romano con la veterana Susy Nicoletti.
“Dopo il pari col TikiTaka che ci ha lasciato l’amaro in bocca, ci serviva vincere e farlo bene su un campo sempre difficile, come dimostra il 3-3 dell’anno scorso. Seppur con cambi importanti in squadra, stiamo crescendo partita dopo partita: con le nuove ragazze c’è un’ottima intesa”.

Ma anche col nuovo mister, Dino Guarino, c’è stato subito feeling.
“È un preciso e un pignolo, proprio come me – ride la numero 6 -. Ed è molto attento ai dettagli soprattutto con le più giovani del gruppo. Mi piace l’impronta che ci sta dando, la ricerca della coralità: secondo me è arrivato al momento giusto, perché c’era forse da ricostruire e lui ha competenze che ben si adattano a questo tipo di operazione”.

Meno due, intanto, al big match che potrebbe rimettere in discussione la vetta della Serie A Tesys. “Dopo tre stagioni in cui siamo sempre state noi la squadra da battere, vivremo una situazione insolita: vorresti lavorare sui punti deboli, ma è difficile trovarne, sai che serve la gara perfetta, ma anche che questa potrebbe non bastare. Ma è di sfide che è fatto lo sport, no? Sarà un buon test per capire a che punto siamo col lavoro svolto, sulla carta è il CMB a dover vincere tutto senza troppi ostacoli, nel futsal però niente è scritto e il campo potrebbe anche dire il contrario. Anche se con obiettivi forse ridimensionati, siamo sempre il Bitonto e non siamo qui per partecipare”.

24 anni sui campi da futsal (sport al quale arriva dopo svariate stagioni nel calcio, tantissimi premi, innumerevoli partite disputate. E gli occhi ancora le brillano quando si parla di futsal. “Eh già… Alcune delle mie compagne non erano ancora nate quando iniziavo a dare i primi calci, ma credo che sia presto per il premio alla carriera… – ride -. Ho ancora voglia di confrontarmi con avversarie di un certo livello, di dire la mia. E finché avrò questo entusiasmo, niente potrà farmi smettere. Quando ho pensato di farlo (un paio di nuvole passeggere), poi c’è sempre stato qualcosa che mi ha tenuta legata a questo mondo e quel qualcosa, oggi, me lo tengo ancora stretto”.

Ma al futuro ci sta pensando eccome. “Diciamo che Paka Marques mi ha ispirata e ho iniziato un percorso da personal trainer e da preparatrice. Un domani mi piacerebbe aiutare le atlete e non solo a stare al meglio fisicamente”.

Vanni Caputo

Foto: Vanni Caputo e Lazio

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