Serie B

Michele Ardito promuove l’Athena Sassari: “Gruppo molto equilibrato. La Serie A? L’idea di tornarci c’è”

Athena Sassari

12 reti all’Arzachena per rimettersi in corsa anche in Coppa Italia, dopo il titolo di campionesse d’inverno conquistato a metà dicembre grazie ad una regular season stellare. L’Athena Sassari brilla nel firmamento del nazionale, avanza a suon di gol e non vuole più fermarsi, qualsiasi sia la competizione in ballo.

“Se all’inizio la priorità era la regular season, ora non ti nego che stiamo puntando anche alla Final Eight: le ragazze se la stanno meritando partita dopo partita ed è giusto provarci fino in fondo, cercando di rimediare alla falsa partenza col Cus. Senza voler cercare alibi – prosegue il presidente Michele Ardito – ricordo che ci fu un doppio giallo inesistente su Will, poi un altro giallo troppo generoso su Marques e, in generale, non fu una bella partita da parte nostra. Ma allo stesso tempo sono convinto che, se dovessimo rigiocarla altre 10 volte, il risultato non sarebbe sicuramente un’altra sconfitta”.

Cus (per l’appunto) e Jasna le antagoniste alla qualificazione per la kermesse di Bari, mentre di campionato si riparlerà il prossimo 9 febbraio per la trasferta in casa Solarity.
“Non mi fido, tant’è vero che andremo lì il giorno prima per arrivare ben riposati all’appuntamento. Ormai siamo la squadra da battere e questo mi preoccupa, così come mi preoccupa la Solarity come avversaria: ha una buona rosa che potrà mettere in difficoltà chiunque, un’ottima organizzazione societaria e una presidentessa, Annalisa Bigiotti, piena di entusiasmo. Anche Jasna e Solarity devono passare da Talamona e, statene certi, non sarà una passeggiata”.

Intanto una domenica da spettatori, dopo la scorpacciata di reti nell’anticipo del derby di Coppa.
“Quando ho allestito l’Athena Sassari, mi sono basato su una logica ben precisa, cercando il giusto mix tra giocatrici dalle grosse qualità tecniche e altre di sacrificio, quelle insomma in grado di fare il lavoro sporco. Da questo punto di vista, penso che il nostro gruppo sia molto equilibrato, ma ciò che più mi gratifica è lo spirito di squadra, il darsi una pacca sulla spalla dopo un errore e ripartire insieme”.

E se queste sono le premesse, pensare in grande non sembra poi così azzardato.
“Parli di Serie A? La voglia di tornarci c’è – sorride Ardito -. E se dovesse essere, non prendermi per strafottente, non sarà per farci prendere a pallonate”.
Nell’anno della massima categoria, al fianco di Ardito c’era Piero Doro, preparatore dei portieri e dirigente rossoblù per un intero lustro, purtroppo venuto a mancare appena due giorni fa.
“Per me è stato prima di tutto un amico. Lo ricorderò per sempre come una persona speciale”.

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