Levante Caprarica a bocce ferme da circa un mese, il tempo necessario per metabolizzare una stagione che si presta a diversi tipi di analisi. Oggi il punto di vista è quello di coach Lucy Campanile, leader tecnico e carismatico appena confermato sulla panchina della più longeva società salentina nel panorama nazionale.
“Sicuramente era un girone complicato e alquanto imprevedibile, anche se le prime tre le avevo indovinate, compreso il podio del Prandone pronosticato sin dalla gara di andata. Rispetto all’anno scorso è stato molto più stimolante allenare: tutte le squadre erano attrezzate con due tre elementi provenienti dalla Serie A e non ci sono state squadra materasso. Lo stesso Montesilvano, con Amparo a mezzo servizio sulla panchina, ha fatto vedere prestazioni importanti come accaduto nel ko per 1-0 in casa del Sammichele. A parte le squadre che hanno apertamente dichiarato di voler salire, per il resto del girone credo l’obiettivo sia stato prendere tutto il buono possibile pensando giornata dopo giornata. Per noi è stato sicuramente così”.
Basi consolidate, esperienza acquisita, miglioramento collettivo. Il percorso del 2023/24 è in linea con quel che Campanile ha avuto in mente per questo gruppo sin dal primo giorno.
“Non avrei mai accettato se non per un progetto a lungo termine. Sono molto orgogliosa di quel che stiamo costruendo e ogni anno cresco anche io insieme alle ragazze: anche se la vita quest’anno mi ha messa davanti a momenti brutti che mi hanno un po’ destabilizzata, sono stata capita e supportata. E ho ripreso a fare ciò che amo fare e che mi accompagna da tante domeniche, tra gioie e batoste”.
Si dovrebbe parlare di riposo e invece è già work in progress per la prossima stagione.
“Abbiamo iniziato i colloqui e abbiamo intenzione di mantenere il blocco: in tre anni ho visto una crescita colossale da parte delle storiche, ma per continuare ad alzare l’asticella ci sarà anche qualche nuovo profilo che stiamo individuando. Propositi per il 24/25? Prima di tutto la stabilità, essere ancora più solidi. Del resto – chiude Campanile con un sorriso – parleremo più in là, al netto delle tante variabili che potranno esserci da qui a settembre”.
