Serie B

Eleonora Pennetta e il Levante Caprarica: “Progetto in crescita costante”

Pennetta

3, 2, 1. Conto alla rovescia ben scandito per un Levante Caprarica da tempo certo della salvezza, ma non per questo appagato del suo percorso.
“Siamo nella terra di mezzo – conferma la match analyst Eleonora Pennetta – dove tutto è ancora possibile: se da una parte abbiamo già tirato un bel sospiro di sollievo, dall’altra guardiamo indietro sapendo che ci sono state anche occasioni perse che lasciano un po’ di amaro in bocca. Poteva andare peggio sì, ma forse anche meglio. Ora attendiamo gli ultimi frutti di questa stagione, consapevoli che sulla bilancia il piatto delle cose belle sia comunque più pesante”.

Una considerazione che prende spunto sicuramente dalla certezza della permanenza nella categoria, analizzata però col “Pennetta style”: il pensiero analitico.
“Anche se stare sulle onde continua a piacerci – sorride – facendo un paragone con la prima stagione, ci sono stati sicuramente meno alti e bassi: se parlassimo di funzioni, diremmo che i punti di massima e di minima non sono stati frequenti. Ma ci sono stati e questo è un punto sul quale soffermarsi. La giornata no è comprensibile in quanto esseri umani. Il problema sorge quando il calo è generale e crea una sorta di effetto domino visto ad esempio col Chiaravalle nei minuti iniziali del match. Lucy Campanile sta insistendo tanto su questo punto, sul lungo corso il miglioramento è stato evidente ma siamo un progetto in divenire che vuole trasformarsi in qualcosa di ancora più grande: insomma, siamo più organizzati rispetto ad un anno fa e meno rispetto a quanto lo saremo nel prossimo”, sorride.

Ora il Grottaglie, derby che nel girone di andata Pennetta inserisce nei picchi sicuramente positivi avuti dalle giallonere.
“In questo caso il dato viene dai minuti che la squadra avversaria ha impiegato per perforare la nostra difesa e spero in una prestazione ugualmente bella da parte nostra, soprattutto per Lucy, che impegna giorni interi tra analisi tattica e controtattica. Si tende sempre a guardare lo spazio dei 40’, senza ricordarsi che quella è solo la punta dell’iceberg. Dietro ci sono tanti allenamenti e lavoro quotidiano. La sfida che ci poniamo è con noi stesse – continua – sta nel darsi degli obiettivi e nel migliorarsi, prescindendo dal confronto con gli altri. Il nostro bilancio? Abbiamo più sfide vinte che perse, ma la vera presa di coscienza arriverà soltanto a fine campionato perché questo girone può ancora raccontare molto: basta un bel risultato per continuare ad inseguire i playoff”.

Infine, una riflessione sul nuovo volto dato al Levante dagli ingressi invernali: altro elemento con segno “più” per Pennetta.
“Sono stati benefici per tutta la squadra, sia perché hanno alzato il livello di competitività in allenamento, sia perché hanno apportato quel pizzico di esperienza in più. Ognuna si è messa a disposizione per condividere il proprio vissuto sportivo, chi è qui da anni ha aumentato il proprio spirito critico e il resto lo ha fatto la sensibilità di Lucy, allenatrice sempre pronta al confronto e al dialogo. Avere questi strumenti per noi significa crescere e poter guardare al futuro con ottimismo: c’è ancora tanta strada da fare, ma passo dopo passo arriveremo lontano”.

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