Italia monumentale, Erika Ferrara gigantesca. Tra le protagoniste della doppia impresa di Torres Novas, spicca proprio il nome del capitano dello Stilcasa Costruzioni Falconara, elemento cardine dello scacchiere disegnato dal ct Salvatore contro il Portogallo Janice Silva e Fifò. “L’unico rimpianto è di non aver vinto entrambe le amichevoli pur essendo state sempre sopra, ma adesso c’è tanta consapevolezza. Già con la Spagna a Scandicci sapevamo di poter fare risultato, per cui – per proprietà transitiva – essendo il Portogallo la seconda potenza europea, sentivamo di poter far bene allo stesso modo contro le lusitane e così è stato. Nella prima gara – commenta la citizen – la fase di possesso è stata gestita meglio, mentre nella seconda siamo state più ordinate a livello difensivo, ma nel complesso abbiamo espresso un bel gioco, abbiamo messo tanto ritmo in campo e caratterialmente siamo state mostruose. Un voto a questa Italia? 8 pieno. Come ho detto prima, è mancata solo la vittoria, ma l’opportunità di partecipare a più raduni che ci è stata finalmente concessa, ci permetterà di costruire qualcosa di importante. Ora come ora, non abbiamo paura di nessuno”.
Bilancio azzurro più che positivo e perfettamente in linea con il giudizio che Ferrara traccia della prima parte di campionato disputata col suo club di appartenenza: terzo posto e qualificazione diretta alla Final Eight di Genova fanno brillare gli occhi della marchigiana.
“Se togliamo la gara col Molfetta e quella col Bitonto, in cui non siamo riuscite a concretizzare quanto creato, per il resto abbiamo fatto quello che dovevamo fare contro le squadre di vertice. Ora si riparte con l’Audace Verona e sappiamo che ci aspetta un mese di fuoco, esattamente com’è stato ad ottobre, ma siamo pronte ad affrontarlo anche come preparazione in vista della Coppa Italia: se l’anno scorso non ci siamo qualificate, stavolta ci siamo rientrate dalla porta principale. La classifica dice che ci sono squadre più attrezzate di noi, ma noi siamo lo Stilcasa Costruzioni Falconara e proveremo a tornare a casa con un trofeo che abbiamo già avuto l’onore di abbracciare per due anni consecutivi”.
