7 reti realizzate in una sola partita sulle 8 totali che hanno piegato l’Academy Canicattì. Non sappiamo se quello fatto registrare da Annalucia Braccia sia il record assoluto nella categoria (in Serie A dovrebbe appartenere a Lucilèia con 10 gol), ma difficilmente il pivot classe ’99 potrà dimenticare la prima giornata del campionato 23/24 vissuta con la sua PSB Irpinia.
“Più che i gol – minimizza lei – quel che conta davvero sono stati i tre punti in classifica. Sicuramente leggere il tabellino finale mi dà la consapevolezza di andare nella giusta direzione, ma siamo solo all’inizio e la strada da percorrere è ancora tanta. La dedica è per la mia famiglia, per il costante supporto e per avermi insegnato che passione e determinazione sono dei dettagli che possono fare la differenza”.
Prima la doccia fredda dello svantaggio, poi one woman show fino alla sirena.
“Tornare in campo non è mai semplice e non lo è stato nemmeno per noi domenica. Siamo partite contratte, ma la reazione è stata quella di una squadra che ha gran voglia di fare bene. Nonostante tutti i nonostante, abbiamo costruito tanto e il risultato è frutto del lavoro fatto fin qui che è solo il punto di partenza. Quest’anno – continua la giocatrice – il livello della serie B è cresciuto e il nostro girone sarà impegnativo: anche se non siamo più i favoriti, ci faremo trovare pronte. Se puntiamo ad un immediato ritorno in Serie A? L’obiettivo è quello di portare a casa 3 punti ogni domenica, perciò la risposta è sì. Sarà sicuramente una bella stagione e il branco è pronto ad ululare”.
E allora parliamo anche del capobranco, “el loco” Gigi Mardente.
“Lo è davvero – ride Braccia – e la maggior parte delle volte lo è in positivo. Ma se non lo si conosce, non si può capire. È un mister particolare, in campo e fuori. Lui ci trasmette la sua energia, noi gli restituiamo un po’ di calma e alla fine faremo parlare il parquet. Ora il lupo si riposa, in attesa della luna piena”.
Foto: PSB Irpinia
