Serie A

Audace Verona in cerca di equilibrio, Jessica Exana: “Difesa sì, attacco nì”

Exana

Si infrangono a 4” dalla sirena, sul raddoppio di Bovo, le speranza di un Verona “Audace” di nome e di fatto, ma purtroppo poco concreto in casa Kick Off. “Se il risultato è stato in bilico fino alla fine, è stato merito soprattutto di una grande fase difensiva: le chiusure degli spazi sono state efficaci, cosa che non è mai facile contro un 4-0 ben delineato, di contro però ci è mancata un’adeguata fase di finalizzazione”. A parlare è l’ex Jessica Exana, arrivata in rossonero tre anni fa, subito dopo l’esperienza meneghina. “Sotto di un gol, abbiamo sprecato una ripartenza in superiorità e altre volte abbiamo fallito occasioni alla nostra portata. Si tratta ancora di trovare il giusto equilibrio continuando a lavorare, ma questo gruppo mi piace tanto e le “piccole” che si sono aggregate possono darci una bella mano”.

Per la laterale nata e cresciuta in Sardegna, che alle porte ci sia il derby veneto non è una motivazione extra. Ma bastano e avanzano gli stimoli “ordinari”: rimettersi in carreggiata, migliorare, raddoppiare la distanza dal gruppo ancora fermo al palo. Tutti e tre obiettivi raggiungibili, in caso di successo interno con la Vip.
“Anche se la squalifica di Fernandez potrebbe essere un fattore da sfruttare a nostro vantaggio, non dobbiamo commettere l’errore di pensare a chi c’è e chi non c’è, perché le altre compagne non saranno da meno. Sarà un confronto affascinante, contro una squadra che ha iniziato bene: noi abbiamo ancora tanto da mettere a punto, ma l’esperienza maturata in questi ultimi tre anni ci permette di capire in tempo utile su cosa soffermarci per cambiare in corsa quel che non va. Se il primo anno ci siamo salvate per demeriti altrui, più che per meriti nostri, e se l’anno scorso ci siamo ritrovate in un playout che sarebbe stato assolutamente evitabile, in questa stagione – continua Exana – il campionato deve dipendere completamente da noi”.

Che tradotto sul campo vuol dire una cosa sola. “Far punti contro le avversarie alla nostra portata. E tra queste c’è la Vip. Un cammino lineare potrebbe poi proiettarci per la prima volta in Final Eight: come Audace Verona non ci siamo ancora riuscite, ma la crescita di squadra e società passa anche da questo tipo di esperienza”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

To Top