Da 1-3 a 3-3 nei tre minuti finali contro le campionesse d’Italia del Pescara. Di cuore e coraggio, questa Marbel Bitonto ne ha da vendere, così come ne hanno gli 800 del PalaPansini che hanno seguito le neroverdi senza mai smettere di credere in una rimonta al cardiopalma. Difficile immaginare un ritorno più intenso di quel che è stato, con la sirena finale unica guastafeste di uno spettacolo sublime.
“Pareggiare contro il Pescara dà sempre grande soddisfazione perché è vero che siamo un neo-promossa, ma possiamo dare fastidio a tutti – commenta Filomena Othmani. – La forza per farcela è venuta dal gruppo: abbiamo remato tutte verso lo stesso obiettivo e in campo si è visto. Forse si poteva fare qualcosa in più, ma va bene così: testa alta e sorriso”.
Stesso mood che accompagna l’altra gara interna con una Kick Off in risalita.
“Sinceramente non vediamo l’ora di scendere di nuovo in campo e fare la nostra partita, con tanto rispetto ma senza paura di nessuno, come è stato dal mio primo giorno qui: solo poco tempo fa lasciavo la Virtus Ragusa per questi colori. Eravamo in Serie A2 e ora siamo già nella fascia alta della classifica della massima categoria. Il terzo posto al girone di andata? Forse non ce l’aspettavamo, ma quel che è sicuro che in ogni partita mettiamo tutta l’anima per un solo risultato”.
Un impegno totale che porterà alla Final Eight da testa di serie.
“E’ una competizione stupenda che ho avuto l’onore di vincere due volte in A2 con Ragusa e Bitonto, per l’appunto. Quella di Bisceglie sarebbe una novità che manca al mio curriculum, ma – scaramanzia a parte – aspetto che inizino le danze il 7 aprile e poi si vedrà: tutti vorrebbero esserci, noi avremo il privilegio di giocarla e ce la metteremo tutta”.
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