La Lazio non ci sta e alza la voce
“Eccellenza Femminile, il Comitato non ha mantenuto le promesse”
“Nello stesso giorno un calciatore/calciatrice non può partecipare a più di una gara ufficiale, salvo il caso di Tornei a rapido svolgimento i cui Regolamenti, approvati dall’organo competente, prevedano, eccezionalmente, che un calciatore/calciatrice possa disputare più di una gara nello stesso giorno”. [Articolo 34, comma 2]
“In tutte le gare dell’attività ufficiale è fatto obbligo alle società di schierare in campo le proprie squadre nella migliore formazione consentita dalla loro situazione tecnica.” [Articolo 48 comma 3]
Queste due citazioni sono tratte dalle NOIF, vale a dire il corpus normativo che regola i campionati della FIGC e delle Leghe che la compongono. Due indicazioni semplici che la Lazio C5 Global non potrà rispettare, ma non per sua scelta. Venerdì 23 aprile la Serie A femminile biancoceleste giocherà a Rimini il quarto di finale di Coppa Italia di Calcio a 5 e, in caso di vittoria, tornerà in campo domenica 25 alle 12 per la semifinale. Peccato che lo stesso giorno alle ore 16 dovrà ospitare a Roma anche il Frosinone per la terza giornata di Eccellenza. Una situazione paradossale, facilmente risolvibile con l’uso del buonsenso e con il rispetto dei valori e dell’etica dello sport. Così però non sarà per diversi motivi.
In primis, per la scelta del Comitato Regionale, nella persona della responsabile del Calcio femminile Alba Leonelli, di non rispettare gli accordi presi a settembre al momento dell’iscrizione al campionato da parte della società biancoceleste. In quella fase il Comitato aveva garantito alla Lazio di poter giocare le sue gare casalinghe il mercoledì sera, oltre ad andare incontro alle esigenze di una società impegnata su più fronti, salvo rimangiarsi quanto promesso una volta ripreso il campionato. Possiamo immaginare che in una fase delicata come quella post Covid, soprattutto in vista di una difficoltosa ripartenza ad aprile, la presenza di una società blasonata come la Lazio C5 Global potesse essere motivo di vanto ma anche una sorta di traino per tutti gli altri club indecisi se tornare in campo o meno. Così come è difficile da digerire il commento di Melchiorre Zarelli, che il movimento regionale lo dirige da circa vent’anni e che dovrebbe incentivare le squadre a prendere parte ai tornei che organizza commentando con un: “Ma chi te lo ha fatto fare di iscriverti a due campionati?”. Una frase che lascia almeno interdetti, mentre proprio il Comitato avrebbe dovuto e, facilmente, potuto evitare il verificarsi di una situazione paradossale come questa.
Parimenti, non può neanche essere condivisa l’ostruzione del Frosinone, che rifiuta lo spostamento della gara senza un valido motivo, se non quello di affrontare una squadra forte ma priva di tutta la sua rosa titolare, nonché di tutto lo staff tecnico. Il risultato del campo, in questo caso, viene quindi messo davanti ai valori dello sport. Un comportamento ben distante da quello da sempre tenuto dalla Lazio C5 Global.
Stando così le cose, domenica mattina la Lazio C5 Global farà la conta delle giocatrici, manderà in campo la sua squadra e, per l’ennesima volta, onorerà lo sport ed i suoi valori. Alle nostre avversarie, però, venerdì consigliamo di mettersi davanti allo schermo del computer e tifare la Lazio, perché in caso di sconfitta la squadra tornerà a Roma in tempo per la gara di domenica…
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