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Rocket Bull: faccia a faccia con Diletta e Gigi

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Foto di gente sudatissima, piena di fango, piegata in due dalla stanchezza. Sto giusto chiedendomi quale forma di masochismo si celi (male) dietro tutto questo, quando ricevo questo messaggio da una delle mie migliori amiche: “Io e Gigi abbiamo appena finito la Spartan Race”. WTF?

SPARTAN RACE – Cosa ha appena fatto la mia amica? Chi c’è dietro quell’io? Chi è Gigi? Andiamo per ordine. La Spartan Race è qualcosa di folle e questo potrebbe già bastare, ma – andando più nello specifico – si tratta di una corsa ad ostacoli aperta a tutti gli atleti in base al loro livello di preparazione. Ci sono tre tipologie di gara (più vari eventi di resistenza): Sprint (6 chilometri e 20 ostacoli su terreni impervi), Super (13 chilometri e 25 ostacoli) e Beast (21 chilometri e 30 ostaoli). Obiettivo? Sfidare i propri limiti e arrivare sani e salvi alla Finish Line. Un traguardo per nulla scontato, per il quale è necessario una lunga preparazione sia fisica che mentale. L’ultima Spartan Race si è tenuta proprio questa mattina ad Alleghe (Belluno).

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IO, DILETTA FALCONIERI – Tralascio i nostri 16 anni di amicizia anche se per me sono la parte più bella e vado dritta al punto: Diletta Falconieri, anni 30 (tra pochi giorni 31), romana da parte di padre (ciao Mimmo), napoletana da parte di madre (ciao Silvana). Non so ancora dove sia riuscita a trovare il tempo per studiare, ma è laureata in ingegneria aerospaziale e da 3 anni vive in pianta stabile a Milano, anche se il concetto di stabilità non è associabile a  Diletta: difficile trovarla per più di una settimana nello stesso luogo, comunque i Navigli le piacciono. Si occupa di progettazione elettrica di pannelli solari per satelliti ed in parallelo gestisce le risorse che fanno parte del suo gruppo, ma potete chiamarla “semplicemente” Project Engineer Manager, “che fa figo!” aggiunge nella sua descrizione. Ama il suo lavoro, ma lo sport è la sua vita. Inizia come karateka semi-professionista per 17 anni, “semi” perchè non ha mai visto una lira prima e un euro poi. Eppure il suo curriculum è incredibile: 3 volte campionessa italiana juniores, 3 volte campionessa italiana universitaria, più volte sul podio assoluto e sul podio assoluto a squadre. Inoltre, ha partecipato a competizioni internazionali con la Nazionale italiana. Nel frattempo, si è dedicata anche all’atletica gareggiando come ostacolista e 400metrista: in pista ha conquistato titoli provinciali e regionali. Ma anche nei 4 anni di scherma (specialità spada) è andata forte, vincendo la serie B2 a squadre.

Da quando lavora a Milano il tempo è diventato il suo peggior nemico, ma non passa giorno in cui non si dedichi all’attività fisica per il gusto della competizione verso se stessa. E poi ha una serie di obiettivi da raggiungere: la Spartan Race Super sulle Dolomiti (che da oggi può sbarrare), la chiusura di una gara Sprint di Triathlon e per concludere in bellezza la Maratona di New York a Novembre. Tutto questo naturalmente entro il 2018. Adesso potete esternare quel concetto che vi era venuto in mente fin da quando avete letto aerospaziale, ma ricordatevi che state parlando di una signora: “cavoli” andrà benissimo.

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GIGI – Luigi De Martino – per tutti Gigi – è un ragazzone di anni 35, 28 dei quali trascorsi a braccetto con lo sport che gli ha insegnato il valore della disciplina e l’importanza di porsi dei traguardi. Si è laureato in biotecnologie molecolari ed industriali, vive anche lui a Milano: da 10 anni lavora nel settore diagnostico ed é sales manager per una multinazionale americana con sede a Barcellona.
Inguaribile romantico e sentimentale, si nascondo bene dietro l’aria da duro ed i tatuaggi.
Napoletano di nascita, milanese d’adozione, cittadino del mondo: Luigi è amante dei viaggi e dell’avventura, da qui il soprannome wild_lu, anche se da gennaio 2018 spopola quello di “toro” per il tipo di allenamenti fatti in palestra: bootcamp, Crossfit, running. Ogni occasione è buona per sudare e superare i propri limiti e questo è tutto merito della presenza di Diletta. Da quando l’ha conosciuta – tre anni fa, ovviamente in palestra – non hanno mai smesso di motivarsi a vicenda, darsi consigli di sport e vita privata: insomma due partner “in crime” inseparabili. Da qui la scelta di partecipare alla Spartan come primo step di una serie di “sfide”.

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ROCKET BULL – Perchè vi abbiamo fatto conoscere Diletta e Gigi? Perchè ci piacciono le sfide e questa – come ricorda Diletta – “non è stata la solita prova costume”. E poi perchè a portarla avanti sono stati amici appassionati che ci hanno portati con loro sulle Dolomiti. Così gliel’abbiamo proposto: possiamo seguirvi? La risposta la trovate qui, nel nostro nuovo format che prende il nome di Rocket Bull.

COMMENTI A CALDO – “L’avventura è finita, ma in realtà è appena cominciata”. Quasi 4 ore di fatiche per scalare due volte la montagna e portare a termine una gara condotta in simbiosi. “Il tempo è relativo perché è stata un’avventura pazzesca e massacrante. Sempre in salita, con le braccia che ti cedono per la stanchezza e le gambe che ti fanno male – racconta Diletta – ma noi ce la siamo vissuta in due ed è stata una fortuna perché ci siamo spalleggiati a vicenda. Non avrei mai superato alcuni ostacoli senza Gigi, e viceversa. Adesso non vediamo l’ora di raccontarvi la prossima”.

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