Del ko subito nell’ultima del 2017, la Kick Off si è sbarazzata in fretta con un tennistico 6-1 che archivia positivamente il recupero con la Bellator e fa ripartire con il giusto spirito. Uno spirito che – a dire il vero – non ha risentito neanche delle reti incassate dal Montesilvano prima della pausa.
“Punteggio a parte, ce la siamo giocata fino all’ultimo minuto – conferma Federica Belli. – Siamo arrivate spesso in porta, abbiamo fatto tanto possesso, poi abbiamo pagato con due gol l’utilizzo del portiere di movimento ed è andata a favore loro. A conti fatti, però, rimane un 5-0 che facciamo fatica a spiegarci”.
Reset effettuato al PalaSport di Frosinone, dove l’anno è ripartito sulle note della nona sinfonia suonata contro le amaranto e ora si prosegue in trasferta contro la Salinis con la possibilità di scrivere un bel 10 nella casella vittorie.
“Avremo una lungo viaggio sulle gambe, ma ormai ci siamo abituate, e poi ci aspetta una gara per nulla semplice: Exana (compagna di Nazionale, n.d.c.) e Privitera sono individualità importanti, non abbiamo alcuna intenzione di sottovalutare l’impegno”.
Attenzione sì, ma tutto sommato è una vigilia senza pressioni.
“Abbiamo la grande fortuna di avere una squadra unita: ridiamo e scherziamo in ogni allenamento e – confida la laterale – soprattutto dopo la conquista della qualificazione alla Final Eight, abbiamo raggiunto una tale serenità che ci permette di affrontare ogni situazione con calma. Forse per quello che abbiamo fatto la classifica è un po’ bugiarda perché avremmo meritato qualcosa in più, ma a livello di testa siamo veramente tranquille”.
E con l’inserimento di Debora “Miuda” Vanin, la Kick Off sarà davvero un’isola felice.
“Ha una visione di gioco incredibile. Da un momento all’altro è capace di far passare un pallone che aspetta solo di essere spinto in rete. Magari tornerò a segnare un po’di più…”, chiude con una battuta la Nazionale che proprio in azzurro ha segnato uno dei suoi gol più spettacolari. “Un cucchiaio contro l’Ungheria, nella notte magica: come potrei dimenticarlo?”. Impossibile per Belli, ma lo ricordiamo benissimo anche noi.
Foto: Marco Dughetti
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