Più su di lei, al momento, c’è solo Tampa. Come lei, invece, c’è solo Vanessa Pereira, miglior giocatrice del mondo nel 2010, 2011 e 2012. Con 12 gol in 5 partite, Nicoletta Mansueto è già riuscita a ritagliarsi un posto tra le grandissime e vive con il sorriso sulle labbra la stagione della consacrazione nell’Italcave Real Statte.
“Ogni pallone che tocco si trasforma in gol, a volte non ci credo neanche io. Vedere il mio nome accanto ai mostri sacri della disciplina mi dà una grande emozione, ma sono ancora piccola (20 anni, n.c.d.) e so che ho tanto da lavorare. In rossoblu ho trovato le condizioni giuste per farlo: il club mi ha dato fiducia con la conferma e io lo sto ripagando così”.
C’è stato il suo zampino, infatti, nel 2-2 contro il Salinis (doppietta dell’ex, tanto per esagerare) e ci sarebbe stato con molta probabilità anche il bis contro il Montesilvano, se un infortunio non l’avesse costretta ad uscire ad inizio ripresa.
“Peccato per la gara di Barletta. Avevamo segnato a 30” dalla sirena e siamo state riprese proprio allo scadere. Vedere sfumare una vittoria così dispiace sempre. Contro le adriatiche – invece – è arrivata una sconfitta di misura, eppure siamo uscite dal campo soddisfatte: di fronte avevamo una squadra con grosse individualità, ma siamo riuscite a fare una buona prestazione”.
Molto meglio contro il Falconara (successo per 5-1), partita che porta dritti verso la lunghissima trasferta di San Donato Milanese contro la Kick Off.
“A differenza delle marchigiane, che avevano una rosa ridotta all’osso, quella delle all blacks è una formazione di altissimo livello che ha messo la ciliegina sulla torta con l’arrivo di Guti, a mio avviso una delle giocatrici più complete. Sarà un big match molto difficile in cui la spunterà chi sbaglia meno, ma – carica in chiusura Mansueto – abbiamo tanta voglia di vincere e ci impegneremo al massimo per farlo”. Parola di bomber.
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