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Adda passà ‘a trasferta

trasferta

Mamma mí, che sofferenza. Oppure Mamm ro carmn. Se non avessi firmato con l’Ottaviano e se non fossi stata vicinissima alla prima verso Reggio Calabria, mi avreste visto di sicuro ad Ariccia perché da un paio d’anni a questa parte dove c’è lo spettacolo del futsal, di solito ci sono anch’io (a Napoli si dice prutusin ogni menest, il prezzemolo in ogni minestra). Per questa volta la finale di Supercoppa l’ho vista da un I-pad e parte dei 600 km di trasferta mi sono volati così – volati si fa per dire – con gli occhi incollati allo schermo e qualche calcio al sedile di chi mi stava di fronte. Sacc solo che a fine gara tenev nu mal e cap esagerat perché soffro la macchina e chill annanz a me, Iamunno, male e schiena!

PRONOSTICI RISPETTATI (si sapev) – Ve lo dico senza giri di parole. A me la vittoria dell’Olimpus non ha sorpreso: ha dimostrato non dico di essere più forte, ma di sicuro più pronta. La gara? Non mi aspettavo e non ci sono stati ritmi vertiginosi, – nu poc moscia – le squadre ancora in preparazione avevano paura di attaccare, si sono studiate, ma le romane hanno tirato di più in porta. Pochi guizzi, ma importanti. Tutto sommato penso che il successo di misura (2-1) sia stato meritato. Natavot Olimpus!

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LISI, MVP (me spiegà che re’sta sigla MVP ???) – Non Gimena Blanco. Non Gayardo, né Cortes. Sono loro di solito a decidere le partite. Invece, secondo me, a fare la differenza è stata un’italiana che ha brillato come una stella internazionale: Giulia Lisi. Minuti fondamentali, i suoi: al di là del bellissimo gol realizzato, quello che di fatto ha rotto il ghiaccio, è stata fondamentale anche nel confezionamento del secondo gol. Quando Da Rocha si è vista arrivare quel pallone a centro area solo una cosa poteva fare: sfunná la povera Samira. Da portiere, capisco bene cosa possa voler dire trovarsela davanti (Mamm ro carmn, bis)

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SUPER SANTOS – Parlando del gol di Lisi, non posso non sottolineare il ruolo di Taina Santos all’interno dell’azione: sua infatti la finta di corpo che ha spostato il difensore per il successivo retropassaggio alla compagna che si era inserita centralmente. Una sola parola: “uanema”. Già alla Ternana aveva dimostrato tutto il suo valore andando a giocare una finale scudetto in formazione ridotta all’osso, all’Olimpus si è trovata subito davanti l’occasione per tornare a vincere e nun se le fatt ricer doje vot.

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MONTESILVANO POST SALVATORE – (nun mo’spettav, ma mi manca) Un dato mi è balzato subito agli occhi: la poca aggressività. Per carità. Amparo, Mendes e Borges si distinguono sempre, ma non le ho viste mai davvero con il coltello tra i denti. Non conosco bene il nuovo mister, ma quando ho visto il Montesilvano – forse la sola squadra capace di una vera difesa zona in tutta la Serie A – seguire a tutto campo, mi sono detta: “No, ia”. Salvatore aveva creato prima un bellissimo gruppo e poi un bellissimo gioco, unico nel suo genere. E’ evidente che un po’ tutte debbano riabituarsi alla gestione Marzuoli, ma il campionato è lungo e avranno tutto il tempo.

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BRAVI, BENE, BIS – Alla fine, anche se da uno schermo, io questa finale me la sono goduta fino in fondo, a part o male e cap. La mattina stessa avevo mandato qualche messaggio di in bocca al lupo: un po’ al Montesilvano (ad esempio a Cecilia Nobilio e Barbara Silvetti) e un po’ all’Olimpus (in particolare al mio cariño Gimena Blanco): il cuore era diviso a metà, ma quando lo sport offre competizioni così belle io tifo solo per le emozioni che trasmette e per la passione che mi accomuna a tante belle persone incontrate nel corso della mia carriera. La prima è andata o meglio è ijut, ma io già penso alla Coppa Italia, in assoluto il torneo più bello che c’è.

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OTTAVIANO, PARI IN RIMONTA – (iuuuú, e fa pur o gest ca man in front) E a me com’è andata? Mentre voi mangiavate a scrocco da D’Orto (bastardi) a me toccavano pasta in bianco e petto di pollo. Tutto questo per andare poi a pareggiare in rimonta dal 2-0. Un pareggio stretto visto il gioco creato, ottenuto nei minuti finali della gara in cui abbiamo dimostrato che se vogliamo, possiamo farcela: con mister Iamunno facciamo un bel gioco, ma manca ancora troppo la finalizzazione.
Mi mancat assaje tutti, AGS. Statv buon ci acchiappam pe’camp o per le cene a scrocco 😉

Vostra, Lia.

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