Ci sono cose che le donne non dicono almeno a noi uomini, in questo caso al proprio mister, non è che non le dicono per arroganza, piuttosto non le dicono perché sprecare fiato non è mai stato un esercizio intelligente.
Credo di essere una persona molto sensibile almeno finché non mi si addormentano le dita delle mano destra, la sera quando dormicchio sul divano e sogno che stiamo vincendo 2 a 0.
Il dottore dice che è la schiena, il nervo sciatico e forse ha ragione lui, a me piace pensare che ogni volta che non capisco una donna il mio corpo si ribella, la mia mano si addormenta con me sul divano e mi fa capire che in fondo non sono poi così sensibile, adesso per esempio con l’arto destro non riuscirei nemmeno a stringere una bottiglia, tanta è la poca sensibilità che ha la mia mano e forse non riuscirei neanche a stringermi in un abbraccio, il mio cuore non è sensibile?
Alla fine in un cestino e in un abbraccio c’è la stessa immersione, butto via tutto o propongo un abbraccio?
Un anno insieme dentro lo stesso spogliatoio in fondo è una sorta di relazione, le tue donne vogliono che tu le capisca, se c’è una cosa che manda fuori di testa una donna è il non essere compresa, tu cerchi un equilibrio ma a volte ti senti come la donna cannone quando parla a Francesco De Gregori e gli promette che prima o poi butterà il suo cuore oltre le stelle .
I primi anni in cui allenavo credevo di dover curare una diagonale molto più di una ferita, la fase difensiva molto più della fase in cui lei non ti guarda negli occhi perché è incazzata con te, la disposizione sui calci d’angolo molto più che la disposizione delle emozioni, dovete emozionarvi, dobbiamo emozionarci, non siamo a lavoro, bastarono queste parole per far venire il resto, avevo comunicato a tutte che ero pronto a mettermi in viaggio con loro, mettendo nello zaino solo emozioni.
Il praticantato da panchina mi ha insegnato che ci sono cose che le donne non dicono e devi andare a cercartele, puoi anche scegliere di non farlo ma allora avrai una atleta scontenta, una donna ferita, nell’ animo e nella considerazione che ha di te.
Devi scendere dal piedistallo e dire: ehi che c’è?
La prima risposta è nulla, non c’è nulla.
La seconda è un sibilo dalle labbra, le parole non escono.
La terza di solito è una lacrima e non è una lacrima di debolezza, le donne quando piangono non lo fanno per debolezza, è come quando un uomo da un pugno al muro, è un gesto di rabbia.
E’ la confessione più intima di una donna concederti una sua lacrima, se ne comprendi il valore devi aprire la cassaforte e chiuderla li come un diamante perché non avrai una seconda chance.
E’ stato Giulio ad illuminarmi sulle differenze dello sport maschile e femminile, mi suonano nelle orecchie le sue parole, per le donne una sfida ha un forte connotato emotivo e se non riesci a farglielo vivere allora non saranno mai tue davvero queste ragazze che alleni, è un po’ come quando scopri che tua moglie ti tradisce, vai fuori di testa pensando al suo corpo a contatto con un altro ma ti sfugge un particolare, una donna non ti tradisce con il corpo, lo fa con la mente, arriva qualcuno che la rapisce li, dentro la testa ed è li che devi arrivare se vuoi un rapporto vero con loro.
Ci sono cose che le donne non dicono e allora devi chiederle, devi cercare di capire, perché se fossimo uguali non avrebbe senso che tu la mattina appena sveglio fai schifo anche a te stesso e loro invece mentre percorrono il corridoio di casa col pigiamone ricevono un inchino da quei fiori che hai messo ieri nel vaso all’ingresso.
Una donna quando piange è stanca, stanca di chiedere la giusta attenzione e di affrontare tutti gli ostacoli da sola, stanca di cercare un appiglio di sensibilità, è stanca di esser presa in mezzo alle situazioni perché sa già che soffrirà ed ogni volta che soffre il cielo si abbassa su di lei di un altro palmo ed ogni volta che le scende una lacrima scava dentro se stessa.
E’ da qui che inizia tutto dalla prima volta che una donna ti concede una lacrima, ti ha aperto per un secondo le porte del suo stomaco tormentato, dei suoi dispiaceri e della sua rabbia, puoi far finta di nulla ma nel momento che ti volterai avrai dato le spalle ad uno dei mondi più vasti e sensibili che un uomo possa attraversare, la fiducia, il dolore, la capacità di rialzarsi di una donna ed è per questo che tu la mattina fai piuttosto schifo ed a lei fanno gli inchini i fiori.
Ci vuole orecchio per ascoltare il silenzio, ci vuole fiato a sufficienza per spegnere un raggio di sole, ci vuole una buona vista per riconoscere ciò che ti piace fare, ci vuole follia per normalizzare le curve della vita, ci vuole una penna con la punta a sfera ed un block notes se alleni 15 ragazze, se avrai la capacita di guardare il particolare, di capire dove ti stanno portando avrai davvero tanto da scrivere.
Quello che le donne non dicono è che a volte sono stanche di lottare e non lo dicono perché è una sorta di trappola o la prova del 9, loro non lo dicono perché prima o poi dovrà pur arrivare qualcuno che riesca a capirlo da solo e se non dovesse arrivare sanno che 5 minuti dopo si saranno già rimesse in piedi anche se la loro lacrima sarà caduta in terra piuttosto che raccolta come un gioiello prezioso e riposta in cassaforte, con te o senza di te perché tanto sono abituate a farcela anche da sole.
Sally cammina per la strada senza nemmeno guardare per terra, ormai guarda la gente con aria indifferente….. forse facciamo ancora in tempo a riaccompagnarla a casa, prepararle una tazza di thè ed ascoltare quello che le donne non dicono.