Futsal

La Ferrara lancia il Maracanà: «Riprendiamoci il terzo posto»

Dopo il pareggio contro l’ex capolista Flaminia, la talentuosa giocatrice campana sprona le sue compagne: «Ce la giochiamo con tutte. Un voto alla mia stagione? Ci sentiamo alla fine». Sulla Real Sandos, avversario in Coppa: «Rispetto per tutti, paura di nessuno»

Estro e imprevedibilità al servizio della squadra, generosità e colpi di genio che si alternano regolarmente. Luisa La Ferrara, Lulù per semplicità, è un elemento indispensabile nello scacchiere tattico del Maracanà. Le marchigiane sono reduci dallo sgambetto, il secondo in stagione, all’ex capolista – per ora – Flaminia. Il 2-2 imposto nell’ultimo turno di campionato ha ringalluzzito le ambizioni del Maracanà per il terzo posto occupato dal Grisignano, adesso lontano solo due punti. Quel terzo posto che il Maracanà ha occupato per diverso tempo. Ma con questo spirito e una indispensabile continuità di risultati, ogni obiettivo è possibile. A cinque giornate dal termine, dunque, il Maracanà appare più vivo che mai e pronto alla caccia. La Ferrara è pronta, insieme alle sue capacità che ne fanno un profilo decisamente interessante e futuribile per il futsal femminile italiano. Una certezza per il tecnico Giuliano Tiberi, entrato nel vivo della stagione. Quel momento in cui le speranze si dovranno trasformare in risposte concrete sul campo. Senza dimenticare l’impegno di Coppa, che vedrà le marchigiane affrontare la più forte formazione dei tre gironi della serie A, la corazzata pugliese Real Sandos.

Fermata l’ex capolista Flaminia. Che partita è stata?

«La partita di domenica, rispetto agli standard di questa categoria, ha espresso un buon gioco da parte di entrambe le formazioni. Un derby a ritmi alti e soprattutto molto sentito sia per le giocatrici che per il numeroso pubblico presente, mentre un buon giro palla e la sportività hanno caratterizzato la partita. Le occasioni da rete non sono state moltissime ma tutte molto pericolose ed è solo grazie ai legni colpiti ed alle strepitose prestazioni di entrambi i portieri che il risultato di una partita così combattuta è rimasto contenuto sul 2-2. Una gioia sfiorata per noi visto che il pareggio da parte delle ospiti è maturato a soli 3′ dalla fine».

Con questo punto quale messaggio avete dato al campionato per il prosieguo?

«Sicuramente abbiamo tanti rammarichi per i punti persi durante questa stagione ma il nostro obiettivo è sempre quello di puntare ai play-off. Adesso non possiamo più sbagliare e vogliamo a tutti i costi raccogliere punti nelle restanti partite. Tuttavia, a mio modesto parere, contro il Flaminia abbiamo espresso un buon gioco dimostrando ai presenti che stiamo lavorando bene e che siamo in grado di giocarcela contro tutti».

Diamo un voto alla tua, di stagione. Sei soddisfatta?

«Come faccio a darmi un voto? Penso ad un bel 6 pieno di gioie per le partite vinte e l’obiettivo raggiunto conquistando un posto alle Final Eight, ma anche con qualche neo per le sconfitte e le partite che ho potuto seguire solo da fuori. Sono soddisfatta a metà perché penso che si possa sempre fare di più. Facciamo così, risponderò a questa domanda a fine campionato».

Quali sono gli obiettivi a medio-lungo termine di Luisa La Ferrara?

«Il mio obiettivo principale è quello di crescere, sia calcisticamente che mentalmente. Il futsal è una delle mie grandi passioni e quindi tutti i sacrifici che faccio in realtà mi rendono molto felice. Cerco sempre di caricare le mie compagne con la determinazione e l’allegria. Quando mi alleno sono sempre felicissima, mi basta un campo e un pallone per stare bene. Per il mio futuro spero, un giorno, di poter fare il salto di categoria per confrontarmi con le top player e prendere da ognuna qualcosa».

Il tuo modello di riferimento – se ce l’hai – chi è?

«Mi piace tanto rubare con gli occhi e guardare tante partite anche in streaming soprattutto del campionato spagnolo maschile. Il mio giocatore preferito è Ricardinho, sarebbe un sogno solo pensare ad essere veloce quanto lui. Nel femminile invece stimo tanto Gimena Blanco che secondo me ha un talento innato ed indiscutibile. Anni fa, quando giocavo in Campania e mi dicevano che assomigliavo a lei, io pensavo: “ma chi è ‘sta Gimena?” fino a quando poi ci non giocai contro e capii tutto. Forse tutti si riferivano all’aspetto! (risata, ndr)»

Ti piacerebbe, un giorno, giocare all’estero?

«Ci stavo giusto pensando la settimana scorsa. Riflettevo sul chissà come sarebbe mollare tutto e trasferirmi in Francia o Spagna, giocare lì e portare un po’ di sana ignoranza del sud Italia. Scherzi a parte, mi piacerebbe fare un’esperienza del genere soprattutto per una crescita personale e per conoscere altre realtà.»

Torniamo al tuo Maracanà. Cinque giornate alla fine del campionato. Pronte per il rush finale?

Prontissime! Domenica andiamo a Mestre per i 3 punti e riagguantare il 3° posto che finora era sempre stato nostro. Dopodiché ci aspetta la lunga trasferta per la Coppa nella quale dovremo affrontare la formazione super favorita del Real Sandos. Beh, io vado lì per giocare al massimo e come disse il vecchio saggio: “rispetto per tutti, paura di nessuno”. Tornate dell’avventura calabrese ci ritufferemo nel campionato spero con la giusta concentrazione. Come ho già detto, non possiamo permetterci di sbagliare».

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