Le Olimpiadi sono alle porte e tutti noi non vediamo l’ora di gustarci l’appuntamento con lo sport che aspettavamo ormai da quattro anni. Manca poco meno di un mese per quanto riguarda la mia disciplina, la scherma: atleti di tutto il mondo si sfideranno sulle pedane di Rio dal 6 al 14 agosto.
La scherma è, senza ombra di dubbio, uno degli sport più attesi, non fosse altro che per l’elevatissimo numero di medaglie cui ci ha ormai abituati. Un’indiscutibile eccellenza italiana, quindi, che tuttavia fatica a trovare il proprio spazio in televisione, nonostante la costanza nei risultati. La ragione, probabilmente, è nella difficoltà che gli spettatori che non praticano la disciplina possono incontrare nel seguire un assalto in una qualunque delle tre armi che compongono la scherma e nel comprendere la gestualità dell’arbitro, di difficile interpretazione per chi non conosca già le regole.
Un vero peccato, perché si tratta di una disciplina appassionante e ricca di colpi di scena! Ho quindi pensato di venirvi in aiuto, proponendo tre focus, uno per ciascuna specialità che vedrete alle Olimpiadi. Vi spiegherò caratteristiche e regole base e vi presenterò gli atleti che rappresenteranno l’Italia in questa occasione. La speranza è di avvicinarvi a questo sport e rendervi piacevole la visione.
Cominciamo, quindi, dal Fioretto, l’arma probabilmente più conosciuta e ricordata, grazie ai grandissimi successi di Valentina Vezzali, che ha da poco annunciato il suo addio alle competizioni.
Il Fioretto è un’arma di punta: ciò significa che la stoccata (ossia il colpo) deve essere portata con questa parte della lama per essere considerata valida. Qualsiasi contatto di altre componenti dell’arma non provocherà l’accensione della luce sull’apparecchio segnala stoccate. Il bersaglio valido del Fioretto non è costituito da tutto il corpo, ma è limitato: il bersaglio valido è segnalato da un apposito giubbetto, a conduzione elettrica e di colore grigio, che permette così di individuare a colpo d’occhio le aree da colpire per mettere a segno una stoccata valida. Tale bersaglio, quindi, è limitato al torso, sia davanti che dietro, ed esclude braccia e gambe. Anche la testa non rientra nel bersaglio valido, ad eccezione di una piccola porzione della gorgiera, la parte di maschera che protegge il collo, segnalata anch’essa in grigio.
La difficoltà di seguire e comprendere un assalto di Fioretto sta nel fatto che si tratta di un’arma convenzionale, che applica cioè un regolamento per giudicare l’azione.
Nell’arma del Fioretto, infatti, non è contemplato il colpo doppio: ciò significa che, nel caso che i due contendenti si colpiscano nello stesso momento, sarà l’arbitro a ricostruire l’azione e a decidere a chi dei due assegnare il punto, o se non assegnarlo affatto. Il direttore di gara, nel prendere la sua decisione, applica una serie di regole, che possono essere riassunte sinteticamente così:
-chi attacca ha priorità su chi difende;
-chi difende acquisisce la priorità se riesce a parare l’attacco avversario.
L’arbitro dovrà, quindi, stabilire chi era in attacco (chi, cioè, ha dato il via all’azione) e se chi era in difesa abbia parato o meno. Nel caso in cui uno degli atleti colpisca un bersaglio non valido, l’assalto verrà fermato ma non verranno assegnati punti: si ripartirà, quindi, dal punteggio precedente.
Come per le altre armi, le fasi ad eliminazione diretta (quelle, cioè, che verranno mostrate in televisione) sono costituite da 15 stoccate, e la durata dell’assalto è di massimo 9 minuti, suddivisi in tre manches da 3 minuti ciascuna, con un minuto di pausa tra l’una e l’altra.
Il Fioretto, quindi, tradizionalmente associato all’eleganza e alla leggerzza, si rivela essere un’arma molto tecnica, nella quale la costruzione di una strategia non può prescindere da una profonda conoscenza delle regole e da un meticoloso esercizio per eseguire le azioni alla perfezione e nel tempo giusto.
La delegazione italiana di Fioretto, allenata dal M° Andrea Cipressa, sarà composta da atleti di ambo i sessi. Nel femminile le nostre rappresentanti saranno due, impegnate entrambe nella competizione individuale: si tratta di Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca. Le fiorettiste non potranno però misurarsi anche nella prova a squadre, esclusa dalla rotazione olimpica (in ogni edizione una delle tre specialità a squadre viene esclusa dalle competizioni).
Nessun rappresentante nell’individuale, invece, per quanto riguarda il maschile. L’Italia, però, sarà presente nella prova a squadre, con la formazione costituita da Giorgio Avola, Andrea Cassarà, Daniele Garozzo e Andrea Baldini.