Sport

Giocare al Sabato S01E03

Se tu fossi qui per vivacchiare nella parte alta della classifica ed aspirare ad un posto nei playoff, potresti lasciare che questa corazzata sportiva navighi con il pilota automatico.
Nelle partite che seguono fate una fatica assurda a segnare, il volume di gioco è impressionante, buttate in area decine di palloni ma a Riccardo Maniera manca l’istinto del killer.
Si sacrifica e corre, un centravanti solido eppure gli manca lo spunto, la capacità di trovare la giocata, di prendere la squadra per mano e condurla alla vittoria.
“Ci serve qualcuno lì davanti capace di fare la differenza”, confessi a Federica eppure lei rimane a fissare il campo, sembra ignorarti.
Ti volti a guardala, quasi ad assicurarti che t’abbia ascoltato. Lei aspetta ancora qualche secondo, come se tutto questo facesse parte di una recita consumata ad arte.
Senza voltarsi, mentre tu continui a fissarla, sorride.
“Leonardo Pavoletti”.
Varese. Nebbia e pioggia. Ricordi ancora la Scuola Europea, li al termine del viale principale. In questa città della provincia italiana così diversa dalle altre eppure così uguale a se stessa. L’uomo che siete venuti ad ingaggiare e qui per firmare con la compagine locale, sono in un albergo del centro.
Un paio di telefonate con il direttore sportivo del Sassuolo, proprietario del cartellino del ragazzo vi indirizzano sul luogo dell’appuntamento. Gli emiliani sono disposti a cederlo se il giocatore accetta la destinazione, quando capiscono che non si tratta di un prestito ma dell’acquisto del cartellino, il prezzo si alza, succede sempre così quando al tavolo ci siete seduti voi.

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