Un campionato alle porte, con una “The Wall” in più. Tra le note liete dell’estate della Virtus Cap San Michele c’è senza dubbio il ritorno in biancazzurro di Francesca “Kikka” Colosimo.
“Il lavoro ha necessariamente avuto la priorità, ma in questo tempo il futsal mi è mancato tantissimo, così come la squadra: ho lasciato una famiglia che ho vissuto per tre anni e ora la ritrovo. Il feedback in preparazione è stato molto positivo: la società ha fatto investimenti importanti e l’ambiente è ancora più stimolante. Mettersi in gioco dopo una stagione di stop non sarà facile, ma insieme si supera tutto. Dalla presidenza alla squadra, so che sono tutti pronti a sostenermi”.
Domenica 12 ottobre l’esordio in campionato contro il Levante Caprarica, mentre per buona parte della Serie B ha già rotto il ghiaccio in Coppa Italia. “Tra un impegno di lavoro e l’altro, ho seguito qualche parziale e ho capito che abbiamo a che fare con un girone molto attrezzato”. Tra le avversarie più temibili, sicuramente le giallonere di Campanile. E per Colosimo è subito “amarcord”.
“Conosco Lucy dai tempi della Demar Martina, è lì che ho mosso i miei primi passi nel futsal. Che giocatrice era? Un talento “di classe”, per dirla in poche parole: visione di gioco unica e tecnica individuale di livello superiore. La classica regista dalle giocate pulite e lineari. Ho cercato di imparare il più possibile da lei e da chi aveva più esperienza di me: Rossella Caputo e Tonia Di Turi sono stati veri e propri esempi. E poi non posso non ringraziare Piero Sergi, il mister che mi ha formata e preparata a questa disciplina”. Un centrale coriaceo Kikka, proprio come dice il suo soprannome. “Ma in realtà cerco di essere utile in qualsiasi ruolo serva, in base alla situazione. Domenica, ad esempio, su un campo piccolo come quello del Levante e contro una rosa numericamente folta, il risultato dipenderà tanto dalle letture che faremo in corso d’opera. E’ come una partita a scacchi: ci si prepara sempre, ma poi è la reazione alla situazione contingente che si crea a fare la differenza”.
Una stagione che sarà un libro da scrivere, pagina dopo pagina. “Abbiamo un roster rinforzato, esperto e, sottolineo, composto interamente da italiane: c’è ambizione, non lo neghiamo. Ora sta a noi mettere insieme tutti i pezzi e farne un puzzle perfetto”.






