Un pizzico di dispiacere, una montagna di orgoglio. Pier Paolo Morello guarda indietro e non può far altro che applaudire il suo Levante Caprarica, che chiude una stagione memorabile ad un passo dalle Futsal Finals. Non solo è stato il percorso più bello mai fatto, ma mai come quest’anno le giallonere hanno capito di essere un punto di riferimento per tutta la città di Caprarica, fedelissima compagna di ogni domenica.
“È chiaro che quando sei lì ti piacerebbe arrivare al risultato maggiore, ma – commenta il presidente – tutto è stato in linea con gli obiettivi programmatici di questa società. Anzi, nonostante sapessimo di avere una squadra competitiva, secondo me è stato fatto addirittura di più”.
Non è un “non fa niente”, ma è un “sarei stato fiero di voi in qualsiasi caso”. Perché alla base del Levante c’è soprattutto l’umanità. “Probabilmente non tutto è stato perfetto e c’è ancora qualcosa da migliorare, bisogna essere autocritici per poter crescere, ma sono stati raggiunti i due obiettivi principali che da sempre ci muovono: migliorarci rispetto alla stagione precedente e, soprattutto, far star bene chi ha scelto di vestire questa maglia. In questa società si è preferito sempre lavorare a testa bassa senza mai elogiarsi davanti a nessuno, coccolare le calcettiste invece di bastonarle nei momenti di difficoltà, il silenzio davanti ai torti e alle punzecchiature. Le strade potranno dividersi o continuare, ma mi preme che in questa società ci si senta a casa e, a giudicare dal numero di giocatrici che mi hanno scritto subito dopo la gara con l’Altamura, penso che sia stato fatto un buon lavoro”.
Una passione che, come dicevamo, ha coinvolto l’intera comunità.
“I risultati portano gente, si sa. Il pubblico c’è sempre stato, ma mai fino al punto di non riuscire a contenerlo nel tensostatico. E vogliamo parlare dell’ultima gara di Altamura? Il Lecce giocava alle 15, ma in 100 hanno scelto di seguirci. È stato un colpo d’occhio incredibile”.
Sembra presto per parlarne, eppure oggi è già prevista la prima riunione per programmare il 2025/26.
“Il punto è sempre lo stesso: vogliamo migliorarci e ora la strada è una soltanto – sorride Morello -. Creeremo una squadra competitiva che possa giocarsela con tutte in Serie B”. Ovviamente con Lucy Campanile alla guida. “Al primo turno playoff contro la Woman Napoli, ho preparato un messaggio che le ho mandato volontariamente solo dopo la sirena del PalaPiccinni. Il contenuto? Semplicemente che, riavvolgendo il nastro, né io né lei avremmo mai pensato che il Levante potesse giocare per la Serie A e se è successo è stato solo per la sua perseveranza nel creare una base e poi un gruppo solido. Posso solo ringraziarla perché la storia del Levante è lei: questa squadra l’ha voluta Lucy e – se lo vorrà – ne sarà sempre la protagonista”. Insomma, la squadra di Caprarica ha vinto lo stesso. E il prossimo anno sarà pronta a ribadirlo anche sul campo insieme al suo meraviglioso staff. “Un grazie di cuore chi lavora dietro le quinte: Simone, instancabile braccio destro; Mauro, la voce del Levante; i due Marco e Podcap 73010 per le dirette; lo staff tecnico Milena, Erika, Tiziana, Eleonora e lo staff medico, Veronica e Alessandro”.
Foto: Giulia Maniglia
