Serie A

Bitonto, Diana Santos punta la semi: “Con la nostra gente accanto possiamo raggiungere qualsiasi meta”

Diana Santos

Tra pali (se ne contano almeno 6) e possesso palla predominante, il risultato avrebbe potuto assumere diverse proporzioni. Ma non è la differenza reti a contare, per cui il Bitonto si tiene stretto il 2-1 imposto al PalaSaponara e pensa al prossimo passo: chiuderla in 80’.
“Eravamo preparate alle difficoltà del match – ci racconta Diana Santos -. Il campo piccolo, ad esempio, toglieva spazio al pivot e rendeva difficile l’uno contro uno, e poi abbiamo visto una difesa ben organizzata. Di sicuro hanno messo bene in pratica il loro gioco, ma noi – al di là di tante occasioni sprecate e delle belle parate di Dibiase – siamo riuscite nel nostro intento. Ora pensiamo alla prossima: abbiamo lavorato tanto per limare le sbavature e offrire una prestazione ancora migliore in casa”.

Quella che mette in palio la semifinale sarà la prima gara da tifoso per il nipotino Benjamin che, attorno a lui, avrà 1000 e più cuori neroverdi pronti a battere all’unisono. Lo slogan “nessuno lasci la mano a nessuno” accompagna come sempre l’arrivo dei playoff, ma questo è un patto implicito, alla base del rapporto tra squadra e città sin da quando il Bitonto era una terribile matricola in Serie B. Sembra passata una vita e invece non sono trascorsi neanche 5 anni, 8 titoli nazionali, 9 finali. Dalla Puglia al tetto d’Europa, sempre col pubblico a fare da uomo in più. Ricordate le centinaia di persone appostate sotto la Torre dell’Orologio per seguire da un maxi schermo la finale di Champions a Burela? Quello è solo uno dei tanti esempi di fedeltà offerti dalla gente bitontina, la stessa che anche in occasione della terza Coppa Italia consecutiva vinta dalle leonesse ha riempito un impianto da 2500 posti.

“Sono la nostra forza e non esagero quando dico che per noi fanno la differenza. Il nostro valore si moltiplica attraverso la voce di ognuno di loro, più si fanno sentire e più diamo. Siamo sempre stati fianco a fianco: in campo andiamo noi, ma – carica Dian Santos – il pubblico del PalaPansini gioca un’altra partita importantissima perché dagli spalti non ci lascia mai sole. Saranno accanto a noi in gara -2 col CMB e noi non li deluderemo: fino alla sirena sarà tostissima, ma noi vogliamo a tutti i costi la semifinale”. Deve ricordarlo con un sorriso, Benjamin, il suo esordio da mascotte. “Le emozioni, il calore, la bellezza dello sport: è bene che familiarizzi subito con tutto questo, anche se a tanta bellezza non ci si abitua mai”.

To Top