Serie B

Giamberto e Laura Bonetto, cuori blaugrana: “Il Real Grisignano è una passione di famiglia”

Bonetto

Padre e figlia uniti da un rapporto meraviglioso e dalla stessa passione: il futsal, anzi il Real Grisignano. Parliamo di Giamberto e Laura Bonetto, rispettivamente vice-presidente e tifosa del club blaugrana. Laura non ha mai giocato, ma non perde una partita: il pallone ce l’ha nel sangue, proprio come suo papà, ex calciatore a buoni livelli e pioniere del calcio a 11 nella provincia di Vicenza.
“Per 20 anni sono stato nel maschile – racconta Giamberto – come allenatore prima e direttore sportivo. Ho vinto un campionato Allievi, poi sono passato al Due Monti Settecolli e abbiamo ottenuto un quarto posto con l’Under 18. Il femminile? È entrato nella mia vita per caso: ho assistito ad una partita “tose contro tose” e sono state loro a coinvolgermi per creare una squadra”.

Siamo nel 2007, Laura non è neanche maggiorenne quando il padre fonda la prima squadra di calcio a 11 tutta al femminile e il progetto prende piede rapidamente. Un grave problema in casa, però, rischia di fermare tutto: Giamberto non se la sente di andare avanti, ma ancora una volta sono le ragazze ad andare da lui. Ce la possono fare, insieme. La loro forza, diventa la forza di Giamberto, che riparte dal calcio a 5.
“Se nel calcio a 11 l’anello debole si nota meno, il futsal richiede massima qualità in tutti i suoi elementi. È più stimolante”. E la Veca Albettone, così si chiama la squadra di quel periodo, di qualità ne ha da vendere, tanto che nel giro di due anni raggiunge il vertice della disciplina.

È intorno al 2010 che torna a Grisignano, dove incontra Nilo Azzolin ed Enrico Guidotti: la squadra è sotto una Polisportiva. Il settore giovanile va alla grande grazie al lavoro di Sara Iturriaga – “avevamo una Ferrari, peccato solo per la finale regionale”, ricorda Bonetto, quel giorno in panchina con Guidotti -, ma ben presto la femminile reclama più spazio. Così i tre si mettono “in proprio” e nasce il Real Grisignano: Giamberto vuole i gradi di vice, il presidente è Azzolin, mentre a Guidotti va tutta la parte della comunicazione.
“Nell’attuale organigramma siamo in 7 ed ognuno ha il proprio compito. La domenica dopo le partite non parliamo mai, se c’è un problema si risolve il martedì, a mente fredda, in segreteria. Ma per fortuna fino ad oggi è andato tutto bene: noi promettiamo solo ciò che possiamo realmente dare e il gruppo risponde con la stessa correttezza. Sono tutte ragazze forti, tutte venete, vanno d’accordissimo e giocano per la maglia. E poi siamo felicissimi anche del supporto che riceviamo”.

Grazie al calore degli sponsor, infatti, da 15 anni il Real Grisignano riesce ad organizzare il Natale solidale, un torneo a scopo benefico interamente dedicato ai ragazzi diversamente abili.
“Un evento di grande richiamo, tanto che il calcio d’inizio viene sempre dato dall’ex presidente del Vicenza Calcio Pieraldo Dalle Carbonare. Il ricavato va a 4 associazioni (Amici del mondo, Anffas, Special Olympics e Proviamo insieme per l’handicap) e Alpini e Croce Bianca intervengono gratuitamente. Non ci sono vincitori, tutte le partite finiscono in parità. Vedere quei ragazzi giocare è un’emozione incredibile, e anche il terzo tempo è da non perdere”, sorride.

Ma la gioia più grande è quella di poter condividere il progetto Real Grisignano con la figlia Laura. “Sono molto felice di aver ereditato questa passione, ho sempre seguito papà in ogni sua attività sportiva e il tempo trascorso insieme in un campo o in un palazzetto ha reso il nostro rapporto ancora più speciale. Sono una tifosa sfegatata, guardo tutte le partite dallo stesso posto, accanto a Guidotti, e incoraggio la squadra con tutte le forze che ho.

Un ricordo che mi fa ancora battere il cuore è la vittoria della Coppa regionale, ma – aggiunge entusiasta Laura – tante soddisfazioni stanno arrivando anche in Serie B. Sinceramente me l’aspettavo: abbiamo una bella società, un gruppo meraviglioso e ragazze fiere di lottare per questa maglia. La mia preferita? Anna Valente. Senza nulla togliere alle altre che, ripeto, sono fantastiche, Anna ha quel qualcosa in più che le permetterebbe di giocare anche in Serie A. Probabilmente non sapeva di essere la numero 1 per me, lo leggerà da questa intervista: spero che queste parole siano un bel regalo, perché lei ce ne fa tanti in partita, ogni domenica”.

 

 

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