Gara -1 alle campionesse d’Italia. Il 6-3 imposto al PalaRoma è il risultato più largo tra tutti i precedenti col Montesilvano, ma il gap nato solo negli ultimi 3’ di gioco tiene altissima l’attenzione di una veterana come Susy Nicoletti.
“C’è stato come sempre tanto equilibrio, ma ha vinto la squadra che ci ha creduto di più. Credo che il gol di Mansueto – che è andata a prendersi un pallone che sembrava dovesse uscire e l’ha messo dentro da posizione impossibile – sia un po’ l’emblema della nostra prestazione.
Sapevamo quanto fosse importante vincere la prima, ma sarà altrettanto importante chiudere la serie oggi, evitando di arrivare alla bella con un’avversaria che può portarla dalla propria parte in qualsiasi momento. Col Montesilvano serve la gara perfetta, l’unico modo per evitare brutte sorprese”.
Quello di oggi al PalaPansini sarà il quinto confronto tra i due colossi: tre ne ha vinti il Bitonto, eppure è l’unico pareggio ad aver lasciato maggiormente il segno nella memoria della numero 6.
“Anche se sembrerà paradossale perché su 3-0 c’è stato un calo, il primo tempo è stato praticamente perfetto. A livello di gioco sono stati minuti di qualità altissima. Certo poi è arrivato il 4-4 sul power play, ma è stato tutto sommato un indicatore utile per capire su cosa lavorare: con Bianca Castagnaro eravamo abituate ad un tipo di difesa e con Jozi, che ha altre caratteristiche, abbiamo cercato nuove soluzioni che ci hanno permesso di arginare ciò che in passato ci ha messo in difficoltà”.
La strada verso il possibile tricolore passa per la cura dei dettagli e Susy lo sa bene. “Quando ero più piccola, sognavo per me una carriera da 10 titoli nazionali, ma per fortuna – sorride – il destino mi ha sorriso e sono riuscita a sforare. Meglio abbondare, no? Scherzi a parte, questa è una squadra che ha già disputato 5 finali consecutive e non so quante altre possano vantare lo stesso percorso”.
Nessuna, di sicuro, ha mai vinto due scudetti di fila. “Prima pensiamo a raggiungere la finale, poi in una gara secca tutto può succedere. Certo il nostro sogno è quello di rivincere il tricolore è inutile nascondersi, ma non per un record…lo vogliamo vincere perché sarebbe il coronamento di una stagione straordinaria, in cui abbiamo lavorato tantissimo per essere qui oggi e avere la nostra possibilità”.






