Serie A

Zandonà: “Supercoppa dedicata a tutta l’Audace. La Serie A? Voglio imparare tanto”

Tre finali raggiunte, una Supercoppa vinta, 2 titoli MVP: il bottino è già di per sé straordinario. Ma per capire fino a che punto lo sia, è il caso di continuare a dare i numeri: classe 2004, appassionata di pallone da quando ne aveva 5, al futsal da un anno e pochi giorni. Promossa in Serie A da un mese. Questo il profilo di Eleonora Zandonà, baby-prodigio dell’Audace Verona.

“Dai 5 ai 13 anni ho giocato con i maschi, poi sono passata nel femminile con l’Hellas Verona. Laterale sinistra. Mia mamma mi ha dato la possibilità di provare qualsiasi sport – sorride – ma, una volta incontrato il calcio, non l’ho più mollato fino ai 16 anni. Dopo qualche mese di stop, è arrivato il futsal ed è iniziato un nuovo percorso: per certi aspetti il calcio a 11 mi manca, sono un tipo a cui piace tanto correre e giocare di fantasia, nel calcio a 5 si gioca molto basandosi sugli schemi, ma mi sta dando tante soddisfazioni”.

Ancora freschissime le immagini della super-rimonta di Leinì contro la Kick Off. “Partiamo dal presupposto che raggiungere tante finali in così poco tempo è già stato bellissimo. Non ci aspettavamo tutto questo da una squadra nata appena un anno fa. Prima della gara di Supercoppa non abbiamo pensato ai precedenti, ci siamo solo dette di voler vincere a tutti i costi perché le nostre avversarie non avevano niente più di noi. Ci è servito tutto l’impegno possibile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. La dedica del trofeo? Alla squadra che ha dato il massimo, mentre l’ultimo MVP è per la mamma. Sono molto felice – aggiunge – ma so che la strada è ancora molto lunga, qualsiasi allenamento è utile per imparare qualcosa in più”.

Quel che ha immagazzinato, intanto, le è già valso la promozione in prima squadra. “In confronto all’Under 19, c’è un’intensità completamente diversa. Cerco di prendere esempio da tutte e di seguire i consigli che mi vengono dati, mettendoci tutta la dedizione possibile. Avere anche due appoggi della mia età ha reso più semplice l’inserimento: Romano è la mia migliore amica da 6 anni, mi capisce senza bisogno di parole e De Cao è fortissima”.

Al suo fianco in Serie A anche l’allenatrice Pomposelli che, insieme a Zanetti, l’ha guidata verso il primo vero trionfo della sua giovanissima carriera.
“Con mister Marta ho imparato molto, poi è subentrata anche Pomposelli ed è stato un incontro molto importante: Arianna pratica solo futsal sin da bambina, è un esempio da seguire e con lei mi trovo bene sia in campo che fuori. Spero che questo rapporto possa proseguire nel tempo, perché il mio obiettivo è chiaro: tra 10 anni mi vedo ancora in campo, a fare la professionista”.

Foto: Paola Libralato

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