Serie A

Arianna Pomposelli: Nazionale, “This is not” e un’Audace Verona da portare alla salvezza

Un tuffo nel passato nel blu dipinto di blu, anzi nell’azzurro dipinto di azzurro. Quello della Nazionale, ovviamente, della quale Arianna Pomposelli farà nuovamente parte in vista della doppia amichevole contro la Finlandia (17 e 18 marzo), a PalaRoma di Montesilvano. È stato proprio in Abruzzo, infatti, che la giocatrice dell’Audace Verona ha siglato il suo primo gol con la maglia dell’Italia su assist di D’Incecco. Da quel giorno altri 17 sigilli di caratura internazionale e ancora tanta voglia di competizione al servizio del Ct Francesca Salvatore.


“Questa convocazione mi riporta alla seconda Notte magica del 2015 e a tante altre bellissime emozioni. Quello per la Nazionale è un amore che dura ormai da tantissimi anni e per me sarà sempre un onore ed un privilegio farne parte”.
In ordine di priorità, però, c’è prima la gara in casa Lazio per cercare di chiudere quel discorso salvezza che il pari con la Vip non ha ancora certificato. 2-2 sotto gli occhi di mamma, zia Orni e zia Anna, tifose tutto cuore all’ombra dell’arena di Verona.
“Sapevo della sorpresa, ma ci tengo ancora una volta a ringraziarle per essere sempre presenti nella mia vita e per il sostegno che mi danno dal mio primo giorno in un campo ad oggi, da lontano e da vicino, perché hanno già un posto in prima fila anche a Fiano Romano”.

Conto in sospeso con la Lazio dopo l’eliminazione dalla Coppa?
“In realtà, il conto è più con noi stesse: abbiamo fatto partite grandiose senza portare a casa punti e altre meno belle ma fruttuose, per cui contro Lazio e Rovigo Orange cercheremo di capire davvero chi siamo”.

Cosa, o meglio per chi, sia davvero il futsal – invece – Pomposelli lo sta spiegando da qualche settimana nelle scuole di Verona attraverso la campagna This is not, avviata dalla responsabile della comunicazione Maddalena Oldrizzi e portata avanti da alcune ragazze della prima squadra tra cui Arianna. “This is not”: non è per maschi, non è per femmine. Due negazioni che portano ad un messaggio più che positivo: lo sport è di tutti. Scontato? Provate a chiederlo agli studenti.
“Quello che è emerso durante gli incontri in occasione della Festa della Donna è che il futsal abbia un genere sulla base del fatto che molti più ragazzi lo praticano e abbiamo cercato di far capire loro quanto sia sbagliato questo tipo di ragionamento. La donna è vista come eccezione nel futsal, ma più l’attività verrà praticata da donne e più faremo in modo che l’eccezione diventi a mano a mano la normalità, e poi la regola. Perché pensare che uno sport sia più adatto ad un maschio che a una femmina e viceversa?
Perché non iniziamo piuttosto a trattarlo come determinato dalle persone e non dal genere? Finché non scardineremo questo pregiudizio, non annulleremo mai le differenze. Poi ho chiesto loro di venirci a vedere, così mi sapranno dire se siamo portate o meno… – sorride Pomposelli –. L’attenzione è stata altissima, sono certa che proveranno a guardare le cose da un’altra prospettiva”.


Ed è con gli occhi di una bimba che Arianna guarda all’Under 19 che – ora è ufficiale – scenderà in campo al PalaPoli di Molfetta il 24 e 25 aprile.
“A 17 anni avevo già perso due finali Scudetto ed ero stata premiata come miglior giocatrice d’Italia tra le grandi. Non esistevano competizioni del genere e vorrei che capissero che fortuna hanno a poterle vivere, al di là del fatto che coronarle con una vittoria sarebbe il massimo. Quello delle piccole rossonere è un progetto molto importante, non mi perdo mai una partita e ci sono per qualsiasi consiglio o aiuto.
L’allenatrice Marta Zanetti sta facendo un grande lavoro, so che riusciranno a togliersi parecchie soddisfazioni perché se le meritano”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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