Una laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali a Pisa, una in Sociologia a Firenze, il lavoro da impiegata in un centro studi di diritto del lavoro e il ruolo di ricercatrice all’Università di Bergamo. Oltre a tutto questo, anche l’infinita passione per il calcio che l’ha portata ad essere la prima donna ad arbitrare in Serie A.
Maria Sole Ferrieri Caputi, 32enne di Livorno, ha diretto con successo l’ottava giornata di campionato tra Sassuolo e Salernitana, terminata 5-o a favore della squadra emiliana al ‘Mapei Stadium’. Il debutto tra i professionisti nel novembre del 2015 in occasione di Levito-Atletico San Paolo, ma è nel 2021/2022 che compie il grande passo verso la massima categoria arbitrando la gara – per nulla agevole – tra Cagliari e Cittadella (sedicesimi di finale di Coppa Italia): col supporto del Var annulla tre gol, ricevendo voti altissimi dal designatore. Carattere e preparazione fanno il resto, fino alla realizzazione di un sogno coltivato sin da piccola.
“Ero concentrata sulla gara – è il suo commento a “La Domenica Sportiva” – ma ho sentito i cori dei bambini e mi ha fatto piacere. Il mio modello è la Frappart ma mi piace ricordare la Vitulano, oggi osservatrice Uefa che ci segue in Italia sulla parte tecnica, tra gli uomini tanti dei colleghi che sono in A con me, sceglierne uno è difficile, direi Orsato perché ci rappresenterà ai Mondiali”.
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