Serie A

Antonella Plevano torna a Salsomaggiore col Molfetta: “Dolcissimi ricordi”

Antonella Plevano

L’ultima volta che Antonella Plevano è stata a Salsomaggiore Terme è stato lo scorso 6 giugno, una data storica per la Femminile Molfetta che proprio all’E-R Arena otteneva una promozione tanto attesa. Allora c’era un mix di emozione, curiosità e ansia (in piccolissima dose), ma tornarci ora che la Serie A è realtà, non fa poi un effetto tanto diverso.
“Ricordo benissimo la sensazione provata. Non nego di aver avuto tanta paura di poter fallire un obiettivo importante, ma credo che anche la paura faccia parte di un’atleta e che sia suo compito lottarci e superarla per far sì che non ti impedisca di arrivare dove vuoi. Nello spogliatoio avevo anche pianto, De Marco si è avvicinata e mi ha abbracciata. Poco dopo ha segnato ed è venuta a darmi lo stesso abbraccio. Io, in realtà, pensavo di essermi trovata nella mischia dell’esultanza – sorride – e invece quel gesto era proprio per me. Insieme abbiamo superato la paura”.

Non ci sarà la Virtus Romagna questa volta, ma una Vip Tombolo anch’essa neopromossa per una sfida alla pari – in diretta su Sky – che le biancorosse dovranno cercare di sfruttare per muovere la classifica.
“Non esserci riuscite contro lo Statte ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca, perché un pareggio sarebbe stato giusto. Ma da una parte c’è stata un po’ di sfortuna e dall’altra Margarito, alla quale vanno fatti sempre meritatissimi complimenti. Come abbiamo fatto noi, anche la Vip si è rinforzata, ma domenica andiamo lì per vincere”.
Parole da leader per la giovane abruzzese che è ormai diventata una certezza per mister Iessi.
“In una sola giornata, quella d’esordio, ho accumulato più minuti di quanti ne abbia mai fatti in intere stagioni in altre squadre – sorride ripensando alla sua crescita. – Ma avere accanto tante compagne con lunghi trascorsi nella massima categoria mi permette di essere tranquilla. In fondo, fin da piccola, ho sempre giocato con gente più esperta o grande di me: ripenso a quando per poter fare una partita normale, il mister di allora doveva convocarmi con i Giovanissimi. Ora per fortuna è partito un movimento Under 19 che renderà tutto più facile. I miei inizi nel futsal? Avevo 13 anni e al primo allenamento presi una pallonata in pieno viso: avevo l’apparecchio ai denti, potete immaginare il sangue ed il dolore. Volevo smettere quella stessa sera, ma per fortuna mia madre e mia sorella Manuela erano lì e mi convinsero a continuare”.

E il 19 che porta sulle spalle, in qualche modo, è collegato a questa storia.
“È la data di nascita di Manuela. Purtroppo, la vedo poco perché lavora all’estero, ma siamo molto legate e vicine di età. Nonostante i 14 anni di differenza, anche con l’altra sorella ho un ottimo rapporto e il 19 è il numero della culla che al nido hanno assegnato alla sua seconda figlia, appena nata”.
Troppo presto per capire se seguirà le orme della zia, ma intanto Antonella porta alto il nome di famiglia nel mondo sportivo. “Non so bene cosa accadrà. Di sicuro alcune squadre come Bitonto e Falconara hanno qualcosa di più, ma – al di là del ruolo di matricole – cercheremo di rendere la vita difficile a chiunque”.

 

 

 

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