Beach Soccer

A tu per tu con Gigi Mardente: Serie A, Beach soccer e Nazionale

E’ stato mister dello Sporting Locri, del Pavia Lokrians e del Catanzaro maschile, col quale ha guadagnato la promozione in A2. Ma questa è solo una piccola parte del lungo e variegato curriculum di Gigi Mardente, tecnico, giornalista e splendido papà di Kikka e Baggino. Con lui abbiamo parlato a 360° di tutto il movimento femminile: dalla prima giornata di campionato di Serie A di futsal, fino al Beach Soccer che, in questi giorni, sta vivendo il primo raduno nazionale a Tirrenia.

SERIE A “Premesso che la prima giornata abbia valore relativo, ho visto sostanzialmente consolidarsi le mie aspettative: c’è una grandissima squadra – il Città di Falconara – che vince con facilità disarmante, una grande squadra che alla lunga uscirà – il Pescara – e una outsider, il Bitonto, che ha un quintetto molto forte e vive dell’entusiasmo della sua piazza, della società e di tutta l’amministrazione comunale che lo segue. Bisognerà vedere come reagirà se arriveranno batoste, ma per me è la terza forza. Il Granzette può sorprendere: ha buon allenatore e dirà la sua, aspetto di sapere di più sul TikiTaka Planet, che non è quello visto in precampionato né all’esordio, capiremo più in là anche della Kick Off, che deve ancora abituarsi ad un campionato che sarà diverso rispetto ai precedenti. Il livello – continua Mardente – si è alzato nelle due big – una ha aggiunto al roster Janice Silva e Fifò, l’altra ha blindato Rozo, Soldevilla e Boutimah – ma nel resto delle protagoniste non credo: ad esempio, Statte, Lazio, Kick Off sono buone formazioni, ma non ottime come negli anni passati”.
Tre top player? Nessuna esitazione nella risposta.
“È l’anno delle italiane che sono già emerse nel Main Round: Coppari, Barca e Ferrara. Straordinarie. Devono ancora crescere sotto l’aspetto mentale, ma sotto quello tecnico-tattico sono già fortissime. Oltre ad essere state protagoniste in campo internazionale, lo sono anche nei loro club e questo le farà maturare tantissimo: se quest’anno la Spagna ci ha battuti cambiando tanto, ma soffrendo, anche il nostro CT Salvatore – e sono certo che ci stia già lavorando – dovrà cambiare qualcosa per farci trovare pronti al prossimo Europeo, perché in fondo anche noi siamo nuove avendo inserito da poco le oriunde e alla recente esplosione delle giocatrici sopracitate: tra due anni la Spagna sarà sì ancora fortissima, ma anche noi saremo al nostro top. CT e ragazze avranno nelle loro corde la capacità di andare a prenderle di osare e di giocare per batterle, non per fare bella figura. Salvatore sa che sono due cose bene diverse, ma sa anche che è un percorso da fare gradualmente”.

Pavia

Pavia

BEACH SOCCER Dal parquet al calcio sulla sabbia, del quale Mardente si può definire un re assoluto dopo la vittoria del Mondiale per club col Pavia Lokrians. E chi più di lui potrebbe gioire della notizia dell’istituzione della Nazionale?
“Una grandissima notizia. Pensa che se ne parla dal 2014, dall’anno in cui ho vinto lo Scudetto col Catanzaro nel primo campionato LND. Da allora ad oggi sono serviti anche gli Europei di Lokrians e Terracina (arrivati rispettivamente al quarto e quinto posto) e il Mondiale in Turchia per far capire che davvero andava istituita, soprattutto per alzare il livello di un campionato italiano che a 6 squadre è vergognoso: perché sia tale, bisognerebbe avere almeno 10 iscritte e dovrebbe essere disputato prima dell’Euro Winners Cup, così da arrivare più preparati e poter competere con russe, spagnole e portoghesi. Non nascondo che sia io che altri tecnici, abbiamo avuto un dialogo col CT Del Duca: sapevamo che ci sarebbero state le assenze di tante big, ma siamo stati tutti concordi nel partire. Perché iniziare è troppo importante per questo movimento, e ora che davvero sta accadendo, sono quasi incredulo. Cambieranno tante cose: come è successo con la Nazionale maschile 10 anni fa, così sarà per la femminile. Pur praticandolo poco, abbiamo già dimostrato di essere portati per questo sport, riuscendo a competere e vincere nelle competizioni internazionali. Da qui a 3 anni, tante giocatrici si avvicineranno a questo sport con l’ambizione di indossare la maglia azzurra. Giusto ora puntare su chi ha fatto la storia negli ultimi 7 anni, ad esempio Privitera e Altobelli, sapendo però di poter già contare – nel giro di poco tempo – su tantissimo materiale che già ci sarebbe, ma adesso è impegnato nei rispettivi campionati. Il CT rimarrà entusiasta della professionalità di gente come Olivieri, della classe di Saggion e della bravura di qualche giovane atleta di Napoli e Samb – Ponzini su tutte – e si innamorerà follemente del beach soccer femminile”.
Così come ha fatto quel “pazzo” di Mardente.
“Diciamo che ho uno stile di vita particolare… Nelle squadre in cui ho militato finora, serviva un po’ di pazzia per immaginare di riuscire a vincere. Ma alla fine – sorride – ha funzionato”.

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