Un carattere risoluto e una vitalità travolgente: Martina Criscio è questo e molto di più. La sciabolatrice pugliese classe 1994 di grinta ne ha da vendere e i suoi obiettivi li ha ben chiari, pronta a infilzarli in punta di sciabola uno a uno. E adesso tocca alle Olimpiadi.
Alle Olimpiadi di Tokyo 2021, infatti, Martina Criscio ci sarà e rappresenterà la sciabola italiana in doppia veste: sarà infatti protagonista della gara individuale e di quella a squadre. Una convocazione agguantata con merito, che non è certo un punto d’arrivo: Martina, già campionessa del mondo ed europea a squadre nel 2017, punta all’oro ed è prontissima a mettercela tutta.
Io Martina l’avevo già intervistata in due occasioni: avevamo parlato, nell’ordine, di tradizioni natalizie regionali e di playlist musicali. Ho così scoperto una persona fantastica, sfaccettata e spiritosa. Alla vigilia dell’importante appuntamento olimpico, quindi, non ho potuto fare a meno di contattarla per chiederle come sta vivendo e vivrà quest’esperienza spettacolare.
Claudia: Cosa si prova a giocarsi una Olimpiade?
Martina: Entusiasmo. Quello che provo e che voglio riuscire a portare con me il giorno della gara è questo sentimento. Arrivare lì e divertirmi. Poi quello che sarà sarà!
C: Come ti sei preparata e come ti preparerai a questa sfida?
M: Ho lavorato molto a livello mentale per tenere il giusto approccio e la giusta determinazione in pedana. Seguire la mia intuizione tattica, la mia “educata incoscienza” direbbe il mio psicoterapeuta Giorgio Nardone.
C: Che suggerimento ti ha dato il tuo Maestro (Benedetto Buenza) per affrontare al meglio questo impegno?
M: Di godermi il viaggio fatto fino a qui e liberare la mente da schemi pre impostati, tirando seguendo le mie sensazioni perché i meccanismi sono ormai allenati.
C: Cosa ti aspetti da questa esperienza, al di là dell’aspetto puramente agonistico?
M: Non ho aspettative e forse questo è il bello. Voglio arrivare lì e riuscire a sentirmi libera in pedana per poter tirare ed essere soddisfatta nonostante il risultato. Voglio poter dimostrare a me stessa di essere l’atleta che ho sempre voluto essere.
C: Quali sono le avversarie che stai tenendo più d’occhio?
M: Grazie ai ritiri ho potuto confrontarmi con nazionali come Francia, Grecia, Ucraina e più che tenere d’occhio le altre, sto allenando la mia capacità di leggere il match e cambiare la mia tattica in base a come si sviluppa l’assalto. Non puoi prevedere come le avversarie imposteranno la loro scherma, però puoi imparare le contrarie delle azioni che faranno. 🙂
C: Parteciperai anche alla gara a squadre: che ci dici del vostro team?
M: Siamo un gruppo eterogeneo sia per scherma che per personalità quindi non è semplice mantenersi compatte però, grazie al comune obiettivo, riusciamo a funzionare in pedana e l’abbiamo dimostrato negli anni vincendo Europei, Mondiali e Coppa del Mondo. Credo nelle potenzialità individuali tecniche di ognuna e ritengo che l’ardore olimpico ci aiuterà a far uscire il 100% delle nostre capacità.
C: Una gara a squadre, nella scherma, comporta dinamiche diverse rispetto all’individuale, come vi state preparando?
M: Stiamo provando tattiche diverse e cambi tra di noi. E ovviamente abbiamo simulazioni gara ogni ritiro.
C: Senza svelarci le strategie della squadra, se ti chiedessero di chiudere la finale ne saresti felice?
M: Amo sentire la responsabilità di un gruppo e accetterei con molto orgoglio il ruolo.
C: Non hai mai lasciato la tua Puglia nel corso della carriera agonistica: ne porterai un po’ con te a Tokyo? M: La Puglia è nel mio cuore sempre, in particolare Foggia, la mia città, la porto sempre dietro mantenendo quella “veracità” che contraddistingue noi foggiani. Sto insegnando il dialetto anche a Michela (Battiston ndr.) la mia compagna di squadra. 😀
C: Terrai qualche portafortuna particolare a bordo pedana a Tokyo?
M: Non sono molto dipendente da oggetti quando gareggio. Mi è capitato solamente un anno di portare con me una felpa azzurra che indossavo tra un assalto e l’altro e diciamo che l’ho resa il mio capo portafortuna perché ci ho fatto tre podi in Coppa e una vittoria. Però poi si è macchiata irreparabilmente e quindi ho dovuto dire addio alla scaramanzia. 😄
Ringraziamo Martina Criscio per questa bella chiacchierata e siamo prontissimi a tifare per lei a Tokyo: il programma di scherma è previsto dal 24 luglio al 1 agosto 2021.
ph. Bizzi/Trifiletti