Final Eight

Futsal e Ketoprofene: chi esce, chi passa, chi attende

Futsal

Ben tornata Coppa Italia, ben tornato mal di testa. 3 Oki in bustina, uno per quarto, anzi terzo. Manca la Kick Off e manca il pubblico. Gli scarpini dei ragazzi che stridono sul parquet rimbombano tra i 4703 posti a sedere rimasti vuoti. Non ci sono più neanche i fantastici cartonati della Feldi Eboli. Le donne non le senti, hanno il passo felpato degli anticipi di Borges e della corsa sulle punte di Renatinha. Applaudono verso la telecamera, verso noi giornalisti che le guardiamo imbarazzati cercando di trasmettere un po’ di calore. Le nostre mani fanno invece il rumore della rassegnazione. E’ andata così, ci spiace non poter dare di più. Il Covid dovrà pagarci anche questa un giorno, ma prendiamo il buono: questa Coppa Italia verrà assegnata.

CHI ESCE Assegnata a chi? Lo scopriremo tra due giorni. Intanto il primo esame di sbarramento ha già ridotto del 50% le possibilità di sbagliare: fuori Pelletterie, Bisceglie e Capena. Non c’è spazio per tutte ed è giusto così, ma l’ultima – il Capena – avrebbe meritato almeno una finale di consolazione. Non so, un quarto-bis in cui poter ammirare un altro gol bello come quello di Neka che fa il “Pupone”. Stento a riconoscere le pugliesi che hanno fatto sempre, e dico sempre, meglio di così. Ventura fa scudo e si prende tutte le colpe. Lo farei anche io se fossi un allenatore, ma qui nessuno punta il dito. Se potessi photoshopparmi mi siederei accanto a lui in silenzio, una sorta di Bernie Sanders all’Inauguration Day della Final Eight, solo un po’ meno vecchia e più rossa. I guanti li indosserei lo stesso per il freddo che fa. Accanto a noi potrebbe sedersi Presto: 16′, la finale più corta della sua vita.

CHI PASSA Chi lo ha guadagnato. In primis un Montesilvano che splende. Amparo ne segna 3 e ad ogni gol va più su ad esultare vicino a chi di anni ne avrebbe compiuti 33 (già, due volte 3). Ortega è un cobra che dà il primo velenosissimo morso a cui il Bisceglie non trova antidoto. Poi lo Statte di Renatinha che ne fa 5, ma è anche di Boutimah che con lei forma una coppia da 50 gol in 18 partite. Ed infine la Lazio. Mentre tutti corteggiano la Coppa con biglietti d’amore non firmati, il club biancoceleste ha fatto la sua direttissima proposta già da tempo: “Ti vuoi mettere con me?”. E’ arrivato il tempo di una risposta.

CHI ATTENDE Alla sicurezza del passaggio d’ufficio in semifinale, avrebbero preferito di gran lunga una gara dall’esito incerto che avrebbe anche potuto mettere a rischio una stagione regolare da 10 e lode. E questo gli fa onore. Ma ormai il dado è tratto: Kick Off a casa sommerso di abbracci (il nostro è arrivato?) e Falconara in semifinale, pronto a resettare i record di campionato e a dimostrare, ancora una volta, che nulla gli è stato regalato. Prima partecipazione assoluta per la squadra di Neri. Più fresca sì, ma forse anche più emozionata. Un solo battito d’ali per spiccare il volo e arrivare in finale.

 

 

 

 

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