Snowboard fa rima con Michela Moioli. Classe 1995, la bergamasca (come la sciatrice Goggia), è reduce da due vittorie consecutive in Coppa del Mondo di snowboard cross ed è già a quota 7 successi in Coppa, nonostante la giovane età. I presupposti, dunque, per qualcosa di bello nella rassegna a Cinque Cerchi, ci sono tutti. Conosciamola più da vicino.
- Michela, sei molto giovane ma due stagioni fa hai conquistato la coppa del mondo di snowboard cross, prima italiana nella storia della specialità. Cosa ha significato per te questo successo?
Vincere la coppa è stato un sogno che si realizzava. Sono sempre stata tra le prime posizioni ma mai con la coppa in mano. Mi ha dato molta fiducia.
- Iniziare la stagione reduce da un secondo posto è stato un peso o piuttosto un incentivo a fare meglio?
Sono comunque positiva ed affronto la stagione cercando di dare il massimo ad ogni gara.
- Due successi consecutivi nelle ultime due prove. Qual è il tuo segreto per mantenerti al top?
Non c’è un vero segreto, ci sono tanti piccoli e grandi dettagli a cui prestare attenzione. Sia a livello fisico che mentale. È un gioco di equilibrio di queste cose, ma non c’è un segreto in particolare. L’importante è sorridere a tutto e dare il massimo.
- Vieni da una cittadina in provincia di Bergamo, come Sofia Goggia. Due bergamasche vincenti! Il bergamasco ha qualche lato del carattere che aiuta in uno sport individuale e competitivo come il vostro?
Sicuramente il carattere bergamasco, forte ed ostinato, può aiutare in certe situazioni, in altre meno.
- Adesso che sei una campionessa il tuo approccio alla gara è cambiato rispetto a prima quando eri atleta inesperta?
L’esperienza aiuta tantissimo. Sto imparando a conoscermi e a capire come gestire le gare. Quando ero più piccola era più difficile, però con l’esperienza sto migliorando e crescendo.
- Da tifosi ci concentriamo sugli sport invernali solo al comparire dei primi fiocchi di neve. Ci racconti invece come trascorri il periodo estivo?
L’estate è un periodo importantissimo che trascorro tra palestra, campo di atletica e bicicletta. Insieme al mio preparatore Matteo Artina facciamo un ottimo lavoro ogni giorno.
- Insieme a te c’è anche Raffaella Brutto. Amiche o rivali?
In gara rivali ma poi siamo amiche. Mi sono legata molto a Raffy, che mi ha fatto un po’ da mamma il primo anno. Avevo 16 anni e mi ha insegnato molto a gestire viaggi, allenamenti e gare. Ora ho imparato da sola, sono cresciuta e maturata e andiamo anche più d’accordo
- Adesso sei entrata, di diritto, tra gli sportivi più famosi. Come vivi la tua notorietà?
Sinceramente io vivo la mia vita come ho sempre fatto. È vero, certi impegni extra snowboard sono aumentati, ma cerco di essere sempre la stessa e non cambiare. Essere se stessi viene prima di tutto. Mi piace se ogni tanto mi riconoscono, fa piacere. Cerco di vivere tutto con serenità.
- Parlaci della tua famiglia che sappiamo essere semplice come quella di ciascuno di noi, elemento che ti rende ancora più vicina ai tuoi fan!
La mia famiglia è da sempre stata un grandissimo supporto per me. Se non fosse stata cosi presente non penso che sarei arrivata dove sono oggi. Devo molto alla mia famiglia e ci sono molto legata.
- Prossimo obiettivo Pyeonchang. Come ti senti nell’approccio alla tua seconda olimpiade?
Cerco di vivere questa bella avventura, questa stagione e ogni singola gara nel modo migliore possibile. Le olimpiadi sono un evento unico a cui ogni atleta sogna di partecipare. Ma sono una gara come un’altra, come tante altre che ho fatto. Cercherò di arrivare alle olimpiadi il più serena possibile, sapendo di aver fatto un ottimo lavoro e sapendo di avere delle buone carte da giocarmi.
- Un aspetto positivo ed uno negativo del tuo sport?
Il mio sport è fantastico! Amo tutto dello snowboardcross, sia il bello che il brutto!
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