Serie A

Aperifutsal con Sara Giustiniani

Seconda puntata di Aperifutsal e stavolta, le portate raddoppiano. Si perché dopo Iannucci e Mencaccini (la scorsa settimana), sono ben quattro gli ospiti di Gisberto Muraglia ed Any Given Sunday a sedersi al tavolo con noi: Riccardo Russo, tecnico del KickOff, Armando Cotticelli e Sara Giustiniani, dirigente e portiere dell’Isolotto e per finire, il bomber della S.S. Lazio Alessia Catrambone.

Dopo la vittoria della Coppa Italia, l’Isolotto ha subito una sconfitta pesante col Kickoff, in cui Giustiani ha dovuto raccogliere il pallone nel sacco ben sette volte, si può parlare di una squadra che ha sofferto di “appagamento”?
“No, nessun appagamento – risponde secca il portiere delle gigliate – ma probabilmente un po’ di stanchezza si. E’ vero quando si dice che stiamo ancora smaltendo le fatiche della Coppa, alcune di noi hanno ancora qualche acciacco, ma il campionato comunque non si ferma quindi bisogna stringere i denti e continuare. La pausa per noi arriva nel momento giusto perché avevamo bisogno di staccare un attimino e preparare meglio gli allenamenti perché tra la stanchezza, gli infortuni, i minutaggi alti, non abbiamo potuto svolgere allenamenti al massimo come invece succedeva prima della Coppa”.

Sei stata per l’Isolotto, uno degli innesti in corsa assieme a Cely. Possiamo dire che vista la qualità della squadra non ti puoi lamentare, no?
“Sicuramente si – ride – ma più che il mio arrivo, credo sia stato fondamentale quello di Cely, che si è inserita in un contesto di giocatrici molto forti ma ha dato una quadratura significativa ed il suo innesto ha cambiato anche un po’ la mentalità”.

Quanto è bello giocare con atlete del calibro di Lucileia, Blanco, Gayardo, Da Rocha e tante altre?
“E’ bello! E’ tanto bello la domenica, ma è molto faticoso da lunedì a sabato, quando ti alleni con fuoriclasse così importanti  il livello degli allenamenti è sempre molto alto. Da portiere poi – dice ancora ridendo – è ancora peggio…”

Dopo la sosta, riecco il Montesilvano. Avversario “ferito” dalla Coppa, che partita ci possiamo aspettare?
“Ferito non lo so’, per noi c’è voglia di conferma, per loro sarà voglia di riscatto, ovviamente spero che vada come in Coppa,  ma per me il Montesilvano era e resta la squadra da battere perché ha grande qualità. Se la partita di Coppa era difficile questa lo sarà ancora di più, l’unico piccolo vantaggio per noi se così si può dire, è che giocheremo in casa”.

Per finire, a chi vorrai dedicare la tua prossima vittoria?
“Beh – ride ancora – visto che fino ad ora le lamentele sul mio conto stanno portando bene, continuerò a dedicare le vittorie a chi non crede in me”.

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