In rincorsa. Una sensazione difficilmente provata dal Bitonto campione in carica, che ora è chiamato ad un bivio decisivo per la stagione: a Falconara, contro le citizens vittoriose in gara -1, bisognerà obbligatoriamente portare la serie in parità per poter accedere alla “bella”. Oppure…
“Siamo dal lato debole ora, ma – Renatinha non dà neanche il tempo di completare le opzioni – siamo tutte giocatrici con mentalità forti e questo farà la differenza. Dobbiamo recuperare, è vero. C’è però tantissima fiducia e so che ci riusciremo”.
Poco o nulla da recriminare alla squadra ripensando al primo round della semifinale. “Abbiamo provato a fare tutto ciò che abbiamo studiato in allenamento, ma questo sport è così: se non segni nelle occasioni che crei e poi prendi gol, poi diventa dura contro la migliore difesa del campionato. Questa la nostra vera pecca: non aver espresso al meglio la nostra miglior arma, e cioè il potenziale offensivo. E forse aver perso qualche duello fisico, cosa che al PalaBadiali non dovrà assolutamente succedere”.
Poche parole, in fondo mai come ora sono i fatti a servire. E quando c’è bisogno di concretezza, affidarsi alla regina del gol (ben 36 contando soltanto le gare di regular season) non è mai un’idea sbagliata. “Abbiamo lavorato per migliorare qualsiasi dettaglio e andare a vincere la prossima – taglia corto la neroverde -. Siamo il Bitonto e il Bitonto sa come si fa, altrimenti non avremmo lo scudetto sul petto da due stagioni”.
Foto Dilettuso
