Serie A

Okasa Falconara, Lorenzo Mondini oltre il ko: “La prestazione c’è stata. Il percorso? Da applausi”

mondini

Per due anni e due mesi e mezzo, il PalaBadiali è stato un fortino invalicabile. E questo la dice lunga sulla forza di un’Okasa Falconara che ha ancora tutto il tempo per rialzarsi dal ko di misura col Pescara e chiudere la regular season al primo posto in casa del CMB. Ci crede fortemente l’ex general manager Lorenzo Mondini.
“Il fatto che allenatrice e giocatrici siano estremamente esigenti ha portato a riflettere sulla gara, ma la prestazione c’è stata: il primo tempo è stato giocato su ritmi più bassi, questo sì. Episodi più o meno fortunati hanno messo il parziale sullo 0-2, ma quel doppio vantaggio è arrivato subito dopo il palo di Elpidio, una sorta di sliding doors che, se fosse stato a nostro favore, ci avrebbe fatto parlare probabilmente di un altro risultato. Bisogna ripartire dalla ripresa di domenica: quando giochiamo in quel modo, non siamo secondi a nessuno”.

Parole confermate da più di un mese dalla classifica. “Per dedizione e impegno, è innegabile che si tratta di una squadra che meriterebbe questo tipo di soddisfazione. Ma è pur vero che il primato non regala titoli, a differenza di quanto accadrà nei playoff. Parliamo insomma di una possibile gioia platonica che baratterei molto volentieri con una gioia futura, nel frattempo però c’è solo da essere orgogliosi di questo gruppo che ha avuto un’evidente crescita tecnico-tattica nel corso dell’anno”.

Solo applausi per l’Okasa Falconara, anche nelle sconfitte. “Se mi soffermo sulla Coppa Italia, il pensiero va subito al carissimo amico Alberto Lorenzin. A Genova abbiamo visto i rigori abbracciati in tribuna e i rigori di Mola di Bari sono stati un flashback emotivo che va ben al di là del risultato sportivo. Come gli dissi a Genova, meglio perdere con lui che con un altro – sorride al ricordo Mondini, prima di tornare sulla regular season -. In ogni partita è emersa un’individualità differente, le nuove si sono calate sin da subito nel contesto e questo rende merito sia al gruppo storico, capace di integrare e trasmettere la mentalità citizen, sia alle nuove arrivate, che hanno dimostrato grande intelligenza. Sembra una squadra che gioca insieme da sempre, invece la sua storia è abbastanza giovane”.

Giovane come il suo capitano, Erika Ferrara, che però ha già raggiunto le 197 presenze col “falco” sul petto, superando il record già stabilito da un’icona come Sofia Luciani. “I nostri percorsi coincidono perché siamo arrivati al Falconara nello stesso anno. Ricordo che nei suoi confronti c’erano state fatte osservazioni negative e invece noi, piccoli brutti e cattivi – ride Mondini – siamo cresciuti insieme e ci siamo tolti belle soddisfazioni. Ma non dimentichiamo da dove siamo partiti: Sofia Luciani e ancor prima Claudia Catena sono simboli intoccabili; con Erika, a seguire, abbiamo vissuto i nostri maggiori successi che speriamo possano continuare in futuro”.
Se è stato fatto, significa che è assolutamente replicabile. “Questo lo vedremo nella post-season. Ora pensiamo al CMB, una partita interessante soprattutto per il valore tecnico di “miuda” Vanin che è uno spettacolo per gli occhi: saremo concentrati e determinati, così come sarà poi nei quarti, a prescindere da chi avremo davanti”.

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