Aver dovuto guardare da spettatore l’ultima giornata di campionato sperando in una sorte benevola non dev’essere stato facile per la Femminile Molfetta. Avere la certezza di dover passare per i play out per rimanere in Serie A, ancora meno. Le vittorie di Vip e Audace hanno infatti condannato la compagine pugliese al terzultimo posto in classifica, a pari punti con le venete ma con dinamiche di campionato più favorevoli. Una fatica di certo, ma ricca di speranza e voglia di fare bene.
1″Sappiamo che è stata una stagione lunga e difficile commenta Rebecca Pati -. Siamo stanche è vero ma arrivate a questo punto nessuno vuole mollare. È stato un campionato duro, pieno di alti e bassi, di momenti in cui sembrava tutto perduto e altri in cui ci siamo rialzate con orgoglio. Adesso non conta più niente, se non queste 2 ultime partite”. Ottanta minuti di futsal, impegno e sudore.
“Stiamo bene, ci stiamo preparando con grande concentrazione e consapevolezza dell’importanza della posta in palio. Abbiamo ancora un’opportunità e non vogliamo sprecarla. Siamo unite, motivate e più che mai affamate. C’è una voglia matta di scendere in campo, di lottare su ogni pallone e di difendere questa maglia fino all’ultimo”.
Dall’altra parte della barricata un Foligno che vorrebbe ripetere l’impresa dello scorso anno. I record di campionato sono a favore delle biancorosse ma, in questi casi, non conta poi molto.
“Sì, è vero che in campionato abbiamo ottenuto due vittorie – sottolinea la numero 7 – ma ora è tutta un’altra faccenda. Le partite dei playout fanno storia a sé. Loro verranno a giocarsela con il sangue agli occhi, così come noi. Saranno due battaglie”. Si preannuncia una guerra sportiva, dalla quale una sola squadra uscirà vincitrice e manterrà la categoria.
“Adesso serve cuore, testa, sacrificio e spirito di squadra” afferma senza mezzi termini Pati.
“Mi aspetto una sfida intensa, fisica e molto combattuta. Dovremo essere lucide, concentrate per 40 minuti e pronte a soffrire, perché nulla ci verrà regalato”.
La consapevolezza cristallina della laterale pugliese è lo specchio di una realtà che ha fatto dello spirito di gruppo e dell’impegno fino all’ultimo il suo cavallo di battaglia. L’esperienza però travalica il solo ambito sportivo. Diventa legame, vincolo e promessa. “Alla squadra, alla società, alle compagne e a chi lavora per noi voglio dire che siamo più di un gruppo: siamo una famiglia. Siamo arrivati fin qui insieme e insieme dobbiamo completare l’opera. Nessuno si tirerà indietro, ne sono certa. Abbiamo fatto una bella stagione ma adesso è il momento di dare tutto.
Ai tifosi, invece, voglio dire semplicemente grazie. Ci avete sempre sostenuto anche nei momenti più difficili. Ora più che mai abbiamo bisogno di voi: facciamoci sentire, tutti uniti per questo obiettivo comune”.
