Chiara Piccolini sa esattamente da dove ripartire per salvare la stagione, e cioè dal secondo tempo di Caprarica in cui la Soccer Altamura è riuscita a ritrovarsi mettendo seriamente in apprensione il Levante Caprarica. Il finale ha dato comunque ragione alle avversarie, ma nulla è ancora detto.
“Anche se Oselame è un ottimo portiere e dall’altra parte c’è una squadra forte, nella ripresa abbiamo dimostrato chi siamo con una grande reazione. Se saremo capaci di impostare il ritorno in casa nostra con la stessa grinta dal primo minuto, potremo sicuramente ottenere un grande risultato. Cosa abbiamo sbagliato lì? Abbiamo cercato di trovare subito soluzioni come singoli e non come gruppo. Poi il campo piccolo e i rilanci dal portiere al pivot hanno creato altre difficoltà tattiche costringendoci a tanti 1 contro 1 ben gestiti, ma sicuramente impegnativi”.
Di tutt’altra stoffa sarà la gara interna di domenica 11 maggio. E a prometterlo è sempre il portiere biancorosso che ad inizio stagione ha confermato la sua presenza ad Altamura con un obiettivo ben preciso: la conquista della massima categoria.
“È un traguardo che attendiamo da anni e con fiducia. Entreremo subito in campo con quella mentalità vincente da grande squadra e grande società, perché è esattamente quel che siamo. Gioco a calcio a 11 da quando avevo 10 anni e sono arrivata a militare in A2 – racconta Piccolini, che ha iniziato tra i pali per caso ma poi ha coltivato ad alti livelli la passione per questo ruolo ereditata dal papà –. Dopo un paio di anni di stop, sono ripartita nel futsal proprio con la Soccer Altamura ed è con questa maglia che vorrei salire in Serie A”.
La speranza è viva, ma dipende tutto da domenica. “Siamo davvero ad un passo dal sogno e so che possiamo ribaltarla. Per arrivare ai playoff ci abbiamo messo tutta la grinta del mondo, abbiamo sudato per la maglia e fatto sacrifici tra lavoro e campo: ora vogliamo le Futsal Finals e faremo il massimo per andarcele a prendere”.
