L’Infinity non era tra le Fab 8, ma il richiamo della Coppa Italia è stato ugualmente forte per Maria Carollo che ha deciso di raggiungere la Puglia per una 4 giorni unica nel suo genere.
“Dopo aver visto giocare le altre, capisco che rispetto ai gironi Centro e Sud c’è ancora tanto da fare: se a Porto San Giorgio col Padova, prima del Covid, più o meno la competizione era equilibrata, negli ultimi due anni – vuoi perché c’è dietro uno sponsor particolarmente generoso o vuoi perché ci sono progetti ben delineati – sono venute fuori realtà di livello superiore. Quando giochi con la Roma, ad esempio, fai fatica a pensare di poterla battere. In Serie A continua l’egemonia del Bitonto, mentre l’Under 19 è una categoria cresciuta tantissimo: il Bitonto Under 19 è molto migliorato, Virdis del Cagliari è un talento straordinario e la Lazio è stata pazzesca. Pantano e Conticelli sono profili che mi hanno impressionata”.
Ma ora è tempo di playoff e l’Infinity trova per la prima volta un ruolo da protagonista andandosi a scontrare nelle Marche con l’Atletico Chiaravalle finalista di Coppa.
“Penso che questa esperienza possa avere una duplice interpretazione da parte loro: potrebbero scendere in campo con ancora più rabbia agonistica da sfogare oppure potrebbero essere scottate dal ko e disgregate dal punto di vista del collettivo. Temo più la prima – scherza alleggerendo la tensione Carollo – ma dovranno comunque fare i conti con gli strascichi di tre partite in tre giorni. In campionato, all’andata ci fu un vero e proprio blackout da parte nostra: abbiamo incassato un 3-0 immediato e poi abbiamo arrancato per tutta la gara, mentre al ritorno abbiamo vinto approfittando con merito di un loro momento di forma non smagliante. Sarà una vera e propria incognita: è vero che giocano in casa, ma è vero anche che siamo più forti contro le più forti. E poi è sempre una gara secca: dal punto di vista emotivo, è il Chiaravalle che ha qualcosa da dimostrare. Noi vogliamo giocarcela e vedere fin dove possiamo arrivare”.
La paura di veder sfumare tutto ancora una volta, la risalita, poi di nuovo il calo che sembrava aver affievolito le speranze e infine il taglio del nastro: per raccontare l’accesso ai playoff dell’Infinity servirebbe un’intera serie Netflix.
“È un obiettivo che mister Carluccio voleva da un paio di anni. Non sono molto contenta di averli raggiunti con un pareggio interno con CLT già retrocesso e partendo da un 3-0 che poteva essere sicuramente gestito meglio. Avrei voluto che si concretizzassero con qualche punto in più e non per differenza reti, ma siamo davvero incerottate e abbiamo fatto tutto il possibile. Ora ci siamo, è questo che conta”.
E per l’occasione Carollo potrà finalmente sfoggiare il paio di scarpe promesse da Carluccio e regalate alla biancazzurra nell’allenamento di ieri. “Credo di aver rotto talmente tanto le scatole a Marta che ogni scusa fosse buona per regalarmele. Inizialmente era un gol-vittoria, poi è diventata la coppa disciplina: considerando la media di cartellini che sono solita prendere in stagione – ride in chiusura Carollo – è già un successo. Sono molto felice della sorpresa”.
Foto: Carlo Silvestri
