Bitonto sprecone e il CMB ringrazia uscendo dal PalaPansini con un punto che alle neroverdi costa la vetta. Ma tutto è ancora in ballo e tutto, assicura Nicoletta Mansueto, è già stato analizzato e archiviato in allenamento.
“L’assenza di Marzuoli ha sicuramente influito perché per me ha una gestione del gruppo che è superiore alla norma, in più loro sono state più cattive di noi sotto porta. Le poche occasioni avute in ripartenza, dopo essersi difese molto basse, sono state tutte concretizzate: in questo una Vanin già in formissima ha dato una mano enorme, ma allo stesso tempo va sottolineata la nostra reazione al doppio svantaggio a 5’ dalla fine. Non è da tutti riprendere una partita del genere, in fondo è un pareggio che ci servirà”.
A cosa? Basta guardare il calendario per capirlo: all’orizzonte c’è la trasferta in casa dell’Okasa Falconara, attuale unica capolista della Serie A Fabless e migliore difesa del campionato. “Quella squadra ha due portieri – sorride Mansueto -, uno di ruolo, che è Sestari, e l’altro aggiuntivo, che è Isa Pereira. Scherzi a parte, la gara col CMB ci ha insegnato che se non saremo quelle che siamo davvero, ci sarà da soffrire ancora di più.
Affrontiamo uno dei campi più difficili, una delle avversarie più in forma e una Cortès che secondo me ha dato quel quid in più, perciò sarà super tosta, così come lo è cercare di fare pronostici: loro hanno vissuto tutto ciò che stiamo vivendo noi da un paio di stagioni, entrambe siamo quindi abituate a questo tipo di partite. Mi auguro che vinca il buon futsal e che vinca la migliore. La testa della classifica in palio? Conta fino ad un certo punto: non vince chi arriva primo al termine della regular season, ma chi arriva più lontano nei playoff”.
Donna Adicosp (il premio annuale dedicato alle migliori calcettiste italiane) e seconda miglior realizzatrice del campionato, Mansueto avrà anche il privilegio (più che meritato) di vestire la maglia Azzurra nell’Elite Round che potrebbe regalare all’Italia la partecipazione al primo Mondiale femminile della storia.
“La Nazionale arriva al suo culmine nel mio momento personale più buio, ma lo sport mi sta salvando e io cerco di vivere questa esperienza al 100% perché mio padre avrebbe voluto esattamente questo per me. La vita è questa, bisogna andare avanti. Tra 15 giorni ci aspetta un traguardo storico che vogliamo raggiungere non soltanto per noi, ma anche per tutte le nostre ex compagne che tanto hanno fatto per questa disciplina: parlo, ad esempio, di Ersilia D’Incecco, che portiamo sempre con noi, di Pomposelli, di Mascia e di Belli, alla quale va il nostro abbraccio in un momento così doloroso. Cercheremo di vincere anche per lei.
Siamo 16 giocatrici, ma ne rappresentiamo molte di più e cercheremo di spianare la strada alle generazioni future: abbiamo un gruppo bellissimo, un CT (Francesca Salvatore) che ha creato una perfetta sinergia con il suo staff e poi giochiamo a Montesilvano, che per me è un po’ la casa del futsal. Ce la metteremo tutta”.
Foto: Gianni Dilettuso, Alex Atamaniuk (@akaleua), Federica Lattanzio
