In questi giorni, a percorrere la strada che da Salandra porta a Ferrandina, il paese della porta accanto, si possono ammirare colline verdeggiati e distese di fiori immense. Il grigio inverno sta lasciando finalmente il posto ad una primavera ancora timida ma che porta in se e con se grandi speranze. Le stesse che animano due boccioli del futsal si locale ma che sta dimostrando di voler mettere radici solide in un movimento nazionale alla ricerca, anch’esso, di nuove speranze.
Caludia Casiero e Mia Puzzutiello. Entrambe nate e cresciute nella Comunità Medio Basento, una a Ferrandina e una a Salandra, ed entrambe parte di una rosa che tanto bene sta facendo nel suo primo campionato nazionale di Serie A: il CMB Futsal Team.
Sono loro la linea verde della compagine lucana, portatrici, assieme ad Angelica Dibiase, dello spirito di una terra che ti forma per forza di cose. Una esuberante e caciarona (Claudia), una più timida e riservata, almeno all’inizio (Mia). Forse non sanno ancora cosa faranno da grandi, a 15 anni è difficile saperlo, ma sanno benissimo cosa vogliono fare oggi: giocare a futsal. Una sulla banda laterale, una a difesa dei pali.
Se tanto le differenzia a livello caratteriale, in comune hanno una passione nata tra le mura di casa. “Gioco a calcio fin da bambina grazie a mio padre. E’ stato lui a trasmettermi questa passione (così come quella per la Juventus). Mi accompagnava al campo e li giocavamo insieme. Poi quattro anni fa mi sono iscritta a scuola calcio ed è stato lì che ho capito che giocare era ciò che più mi piaceva”.
In casa Casiero invece è tutto merito di mamma Carla. “Quando avevo circa 10 anni, andavo sempre a vedere le partite di futsal con mia madre. Da lì ho iniziato ad appassionarmi. E’ stata lei a trasmettermi questo amore. Ho scelto poi di giocare in porta perchè avevo il desiderio di diventare come lei”. E’ infatti una tradizione di famiglia quella del ruolo del portiere, rivestito nel Ferrandina proprio dalla madre”.
Nel nome del padre e della madre, con la libertà di scegliere giorno dopo giorno la strada da prendere. “Non ho un obiettivo preciso – dichiara Casiero – Quello che faccio è cercare di puntare sempre il più in alto possibile con fatica e passione. Sogno di continuare a crescere con questi colori con costanza e dedizione”. Potrebbero essere annoverate come componenti della squadra, Costanza e Dedizione, ma la verità è che c’è anche una buona dose di fortuna ad aver a disposizione giocatrici fortissime nel ruolo, Mascia prima e Dibiase ora, sotto la guida di un preparatore come Cipriano Illiano. Non è da tutti poter crescere in questo modo in fondo.
Lo stesso vale per Mia Puzzutiello. ” Quest’anno ho avuto modo di incontrare tante giocatrici forti. Ma ce ne sono due in particolare che ammiro particolarmente. Una è Carol Cenedese. Di lei mi piace la determinazione che ha in ogni allenamento e in ogni partita. Amo come incoraggia la squadra. E poi c’è Angelica Dibiase. E’ da quando sono bambina che ammiro tanto la persona che è quanto la giocatrice. Il modo in cui svolge il suo lavoro, la sua grinta. ma in generale devo ammettere che tutta la squadra ha una grande personalità, riuscendo a dare tutto e non mollare mai in ogni gara. Mi sento molto fortunata ad essere qui, in Serie A a 15 anni, nella squadra del mio paese. Poter fare un’esperienza di questo tipo è bellissimo ed è grazie alle mie compagne di squadra che sto crescendo tanto”.
La strada sarà lunga, ancora qualche inverno grigio si susseguirà a dolci primavere ma l’esordio nella massima serie, le due giovani lucane, possono già raccontarlo. Entrambe contro il Molfetta, una all’andata, una al ritorno. “E’ stato un giorno che non dimenticherò mai – dichiara Puzzutiello – entrare in campo e giocare con le mie fortissime compagne è stato un sogno che si è realizzato. Spero di migliorare ancora di più per avere altre occasioni”.
“Ho provato tantissime emozioni – racconta invece Casiero – soprattutto felicità e orgoglio verso me stessa. E’ stata una partita complicata quella contro le pugliesi all’andata, ma ci abbiamo creduto fino all’ultimo, lottando con il cuore e lo spirito CMB”.
Lo abbiamo detto, cosa diventeranno da grandi sarà solo il tempo a dirlo, ma la voglia di continuare e diventare grandi con il futsal quella c’è. “Spero di continuare questo percorso – continua Mia Puzzutiello. L’esperienza in prima squadra di quest’anno credo sia la dimostrazione che voglio farcela. Per ora cerco di fare del mio meglio, di divertirmi ed essere costante negli allenamenti. Il sogno di giocare a calcio è quello che ho da bambina per questo credo che il futsal farà parte della mia vita comunque vada. E’ uno sport che mi sta insegnando tanto, soprattutto per quel che riguarda il lavoro di squadra. Non mi voglio perdere niente di quello che può darmi”.
