Un gol di Minafra al 28° del primo tempo e la Futura Bitonto vola ai playoff, centrando l’unico risultato a disposizione per farcela. Detta così, potrebbe (quasi) sembrare facile. Ma se pensate che quell’unico gol è arrivato in casa contro le campionesse di Coppa Puglia dell’Atletico Città di Taranto, battute fino ad oggi solo da un Veglie appena promosso in Serie B, allora l’evento assume i tratti di un’impresa sulla quale in pochi avrebbero scommesso alla vigilia.
“Tutto vero, eppure io ci credevo fortemente – commenta raggiante capitan Alessandra Tempesta -. Anche se loro hanno cercato di sorprenderci col portiere di movimento sin dal calcio d’inizio, noi siamo state brave a trovare il gol con Minafra su punizione di Buono e poi abbiamo stretto i denti, conservando il vantaggio minimo”.
Di corto muso, come direbbe Allegri. “E da juventina, mi va benissimo. I 3’ minuti di recupero alla fine sembrava non dovessero passare mai, ma alla fine – sorride di nuovo – ci siamo prese le nostre soddisfazioni e siamo riuscite a riscattare il ko dell’andata”.
Pass staccato e umore altissimo per le neroverdi, che ora vogliono solo godersi il viaggio.
“Non avevamo aspettative particolari, siamo partite senza porci obiettivi e apprezzando ogni tappa. Sicuramente l’allenamento fisico del martedì con Paka e Matheus Pitrez ci ha dato una grande mano, e poi ognuna di noi ha contribuito nel proprio piccolo alla crescita di squadra sotto vari aspetti, sia a livello di gioco che a livello umano. Sinceramente – continua – non avrei mai pensato che saremmo arrivate addirittura ai playoff, ma allo stesso tempo non l’ho mai neanche escluso. Nonostante la mancanza di strutture e pur avendo sì giocatrici di esperienza, ma ripartite con noi dopo stop più o meno lunghi per motivi di lavoro o personali, siamo riuscite a tirare fuori il meglio da ogni situazione. Oggi posso dirmi soddisfatta di quel che stiamo facendo”.
Un bilancio più che positivo, prima dell’ultima trasferta della regular season.
“A San Severo andremo per cercare una chiusura in bellezza con lo stesso risultato dell’andata in campionato. Ma le emozioni sono in ogni caso positive: se l’anno scorso ci è spesso capitato di darci per vinte, anche solo a livello inconscio, quest’anno la mentalità è stata la nostra arma in più. Più che il gioco, è cambiata la testa: crediamo nei nostri mezzi e sappiamo finalmente che la palla è tonda. Ogni domenica può succedere di tutto, anche l’impensabile. In fondo basta crederci un po’ più del tuo avversario”.
