Che il risultato sia un di più rispetto a quello che il Real Grisignano vive nel suo quotidiano, lo si capisce chiaramente alla reazione di Enrico Guidotti – uni dei fondatore del club e responsabile delle comunicazioni blaugrana – dopo il sonoro 7-0 subito in casa del CF Scandicci.
“Mai sconfitta è stata più netta, eppure l’entusiasmo resta altissimo. Ho una mia teoria sulle trasferte: è sempre più difficile tirare fuori belle prestazioni quando c’è un viaggio di mezzo, per quanto breve, e a conferma di questo c’è il fatto che i tre punti esterni siano arrivati solo a Terni in campionato e in Coppa col BoCa Junior. Ma non fa niente. Ci teniamo strette le vittorie sul nostro campo, che ci vede imbattute: ancora due domeniche e potrebbe essere davvero un record non da poco per una neo-promossa in B”.
Il riferimento è al prossimo match di Coppa con l’Hurricane (purtroppo ininfluente ai fini della qualificazione per la truppa di Bano) e Virtus Romagna, mentre la chiusura della regular season sarà come ospiti del BoCa Junior.
“Contro l’Hurricane possiamo solo sperare in una coabitazione al primo posto del girone, ma sono curioso di vedere il comportamento della squadra. Per me sarà una specie di prova di maturità per come intendo lo sport, e cioè dare il massimo come forma di rispetto verso un torneo che è stato molto e ci ha viste in corsa fino all’ultimo, così come ci vede ancora in corsa anche il campionato”.
Infinity in risalita, BoCa in agguato. Ma il quinto posto del Real Grisignano regge.
“Mi aggrappo al punticino di vantaggio che abbiamo, consapevole che le ragazze daranno tutto per centrare i playoff. Come vedo questo rush? Secondo me alla fine sarà una lotta tra le due vicentine”.
Due figlie, una del 2000 e una del 1995, “proprio come Vanin” e poi il Real Grisignano, che ha alle spalle 12 primavere vissute un po’ in tutte le categorie.
“Insieme a Nilo Azzolin, Giamberto Bonetto e altri 4 soci che ora non fanno più parte della società, abbiamo avviato questo progetto che poi si è concentrato sul femminile. Mi spiace solo non aver avuto a bordo Silvia Guidolin, che con i piccoli amici della Villafranchese continua a fare un ottimo lavoro, ma dal 2013 ad oggi non riesco a trovarti altre “note dolenti”: venendo dal rugby, sono riuscito a trovare nel Grisignano quello spirito della palla ovale, quel rispetto dell’avversario tipico degli sport di contatto.
Poi mia figlia ha iniziato a giocare a futsal e, quando ha smesso, io sono diventato addetto stampa. Nel tempo ho svolto diverse funzioni, ora mi godo principalmente la parte più bella: la partita – sorride -. Semolini, così come Zaniolo e anche Valente (prima da avversaria e quanto male ci ha fatto, sportivamente parlando!) sono giocatrici che ho visto crescere, ma tutte, da Mutta a Basso, sono ragazze che adoro. Nessuna vive di sport: la priorità è giustamente per lo studio o per il lavoro, eppure riescono a dare tutto quando sono in campo”.
Tornando al rugby, potremmo dire che la “meta” è ben chiara per ognuna delle giocatrici. “Regalare emozioni ogni domenica, con quello spirito che da fuori fa invidia e che non sarà mai condizionato dai risultati. Negli anni, abbiamo conquistato la Serie A, l’abbiamo mantenuta senza retrocedere e, quando siamo ripartiti dalla C in seguito alla pandemia, anche quello è stato un passo indietro ben ponderato che ci ha portati poi alla fusione col Noventa e tutto quel che di bello ne è nato.
Abbiamo formato un gruppo che davvero ci fa sperare che la domenica arrivi in fretta, non solo per vedere queste ragazze all’opera ma anche per condividere un po’ di tempo con staff e dirigenti, verso i quali nutro una profonda stima: Hamid Boutchi è un amico prima di essere il mister, Chimento è una persona affidabilissima e poi voglio citare Flavio Maso, che ha messo da parte il ruolo che aveva al Noventa, pensando solo al futuro delle sue atlete, che ora vede sorridere con la maglia del Grisignano. Tutto quel bene che ha fatto, gli è sicuramente tornato indietro”.
