Se sarà un passo fatale in chiave FInal Eight, lo dirà soltanto il tempo. Intanto, il Levante Caprarica deve fare i conti con una sconfitta che non ci voleva in casa Soccer Altamura.
“Non è stata una gara giocata nelle migliori condizioni possibili: Mangafas era fuori, poi l’espulsione di Vizcaino ad inizio ripresa e l’infortunio di Rocio Sevilla in corso d’opera. Ma al di là del discorso “assenze” – spiega coach Lucy Campanile – sono rammaricata perché non siamo riuscite a esprimere, se non per pochi tratti di gara, quanto avevamo preparato.”
Ma è la formula a non convincere affatto l’allenatrice delle salentine.
“Parliamoci chiaro: ci sta perdere con l’Altamura, una squadra costruita (parole loro) per vincere tutto quest’anno, ma avrei voluto incontrarla in una fase finale e non in un preliminare di Coppa che comprende anche il San Michele, vincitore due anni fa del trofeo, e il Grottaglie, che ha messo in difficoltà l’Altamura. Forse sarebbe il caso di ripensare ad un criterio meritocratico com’è sempre stato, piuttosto che un criterio geografico per il puro gusto di far giocare a tutti qualche gara in più.
E di questo, ci tengo a sottolinearlo, ne avevo parlato già a settembre, in confronti con società pienamente in accordo con me. Voi ve la immaginate in serie A una fase finale di coppa senza una tra Falconara, Pescara e TikiTaka solo perché geograficamente vicine? Non penso.”
Alle porte la sfida per il secondo posto con la Salernitana, ma per Campanile ora ogni turno avrà lo stesso impatto.
“Qui va fatto un altro discorso: con una Coppa che d’ufficio racchiude tutte le partecipanti alla Serie B, senza la solita classifica del girone di andata a fare da sbarramento, tutte le pressioni – playoff, retrocessione, la stessa qualificazione alla Final Eight – si spostano inevitabilmente sul girone di ritorno, l’unico che può dare davvero senso ad una stagione, dopo una prima parte senza troppi stimoli. E allora che cambia? Che sia Salernitana o qualsiasi altra avversaria, per noi ora non farà differenza: ogni squadra avrà i propri obiettivi da raggiungere in un periodo di tempo concentrato e ogni domenica sarà una battaglia da vincere per non mandare all’aria un progetto faticosamente costruito”.
Foto: Giulia Maniglia
