Soddisfatta, al di là di come andrà. Alessia Gaetani torna sul 4-0 al Grottaglie che mantiene viva la possibilità di qualificazione alla Coppa Italia e non può che applaudire il Levante Caprarica visto in campo.
“La palla non voleva proprio entrare – sorride ora, ripensandoci – ma alla fine abbiamo avuto la meglio anche su una porta che sembrava stregata. Siamo riuscite a dimostrare quel che abbiamo costruito nel corso dei mesi e abbiamo riscattato con una prestazione convincente quella opaca di domenica scorsa in campionato. I rientri di Amanda e Mangafas? Sicuramente ci hanno fatto bene, devo dire però che non ho mai guardato più di tanto alle assenze: anche se ognuna ha le proprie peculiarità, che messe tutte insieme ci rendono squadra, io sono convinta che possiamo dire la nostra in qualsiasi condizione. Purtroppo, con la Salernitana non è stato così, ma alla prima occasione utile è venuta fuori quella sana cattiveria agonistica che ora ci permette ancora di crederci”.
Bisognerà attendere il 16 marzo e il derby tra la Soccer Altamura e la Virtus Cap San Michele per conoscere il destino delle giallonere in Coppa, ma il portiere salentino non si fa prendere dall’ansia.
“Non è soltanto un detto… per noi la speranza è davvero l’ultima a morire. Anche perché è il campionato stesso a dimostrarci che tutto può accadere: ad eccezione della PSB Irpinia, che sta facendo un po’ cammino a sé, ogni domenica la parte alta della classifica riserva sorprese. Detto questo – aggiunge – non vedo neanche avversarie che il Levante debba temere, ma questo è uno sport imprevedibile e gli scontri diretti sono all’ordine del giorno”.
Ce n’è uno anche nel prossimo turno in casa del Lady Mondragone. “Una di quelle squadre sulle quali probabilmente non avrei puntato ad inizio anno e invece, proprio per il discorso di prima, ci ritroviamo a sfidarla per il terzo posto. Loro hanno dimostrato di esserci, ma noi dovremo fare lo stesso cercando un altro successo, dopo quello dell’andata”.
Seconda stagione in giallonero per Gaetani, ma questa in corso ha davvero poco a vedere con la precedente.
“Se fino a qualche mese fa davamo tanto senza ottenere altrettanto in cambio, oggi siamo un gruppo saldo che sta raccogliendo ottimi risultati. Si vive un’atmosfera di riscatto generale, siamo tutte consapevoli di essere una squadra che può ambire al massimo”.
Anche nel suo ruolo è cambiato qualcosa. “L’arrivo di Oselame è stato molto significativo per il mio percorso. Cerco di rubare il più possibile da lei e mi basta quel “forza Ale” in allenamento per fare sempre meglio per cercare di guadagnarmi il mio spazio in partita. Il fatto che il parco portieri si sia ampliato non è una “minaccia”, ma uno stimolo a crescere più in fretta e una continua motivazione personale”.
Foto: Giulia Maniglia
