Serie A

Il recupero di Schinaider: “Obiettivo, tornare a fare ciò che amo. Mi mancano tutti”

C’è un momento che ogni sportivo spera non arrivi mai e, se lo fa, che si possa superare quanto prima e nel migliore dei modi: l’infortunio. Nel linguaggio gergale si direbbe “non si augura” ma fatto sta che è una realtà immaginabile e con la quale fare i conti quando si presenta.
Potremmo affermare che lavorare sulla prevenzione sia fondamentale e in effetti è così. Ma non sempre basta.

E’ il caso anche di Rafaela Schinaider, brasiliana in forze al CMB Futsal Team che, prima del fatidico 7 dicembre 2024 tanto bene stava facendo con la maglia biancoazzurra tanto da guidare la classifica cannonieri dell Serie A.

Poi, Foligno, quasi fine gara, sostituzione per infortunio. “Al momento della partita – racconta Schinaider – pensavo che non fosse nulla di grave. Tanto che avevo chiesto all’allenatore di rientrare, ma lui non me lo ha permesso”. A ben vedere direi. Mister Neri è sui campi da sempre e sa avere contezza di quanto accade. “È stata una gara intensa – continua ripensando al nono turno di campionato – piena di grinta ed emozione. Abbiamo giocato bene e sono felice di aver contribuito alla squadra. Avrei voluto aiutare ancora di più”.

schinaider

Effettuati gli esami di rito, il verdetto è stato impietoso: lesione al legamento crociato anteriore. Da li, la scelta di affrontare tutto il percorso di recupero lontano dall’Italia ma vicino ai propri affetti. “Il recupero a casa, con la mia famiglia accanto, è stato fondamentale – sottolinea la numero 4 -. Nei primi giorni avevo bisogno di aiuto per qualsiasi cosa, e non è stato facile, ma ho sempre avuto il sostegno dei miei cari. Avendo già affrontato un’operazione al legamento crociato, so quanto sia importante avere pazienza e disciplina affinché tutto vada secondo i piani. La riabilitazione sta procedendo bene e rimango concentrata per tornare il prima possibile”.

In questo caso, forse, sapere a cosa si va incontro, può aiutare nel processo. Certo, stare lontano dal campo e dalla propria squadra non è il massimo. Ma non si può volere sempre tutto no? “Stavo bene a Salandra, ero felice di vivere lì e di giocare con le mie compagne. So che non è tutto finito ma a volte sento la malinconia per quei momenti e per le persone che avevo accanto. Mi mancano tutti”.

schinaider

Fisicamente i chilometri che separano Schinaider da Salandra sono davvero tanti, ma con la testa e il cuore la giocatrice colpa tutta la distanza e non smette di seguire e sostenere le proprie compagne. Anzi. “Sono molto contenta di ciò che la squadra sta costruendo. Il gruppo sta facendo grandi partite e, con ogni allenamento, migliorerà sempre di più. Non vedo l’ora di tornare”.

Perchè l’obiettivo è chiaro, ed è uno solo: lavorare per il rientro in campo. Con il tempo che ci vorrà certo, ma con impegno e dedizione. “Il mio obiettivo ora è fare un ottimo recupero e tornare al 100% – assicura Schinaider – pronta per fare ciò che amo di più: giocare a futsal!”.

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