Serie B

Flavio Maso: “I playoff sarebbero un sogno, ma prima la salvezza: CLT da non sottovalutare”

Maso

Esattamente 20 anni fa, Flavio Maso fondava il Noventa Calcio a 5 in compagnia di qualche amico. Oggi, quella matricola non esiste più, ma le ragazze – allora bimbe – che ne hanno fatto parte continuano felicemente a giocare nel Real Grisignano. E tutto questo proprio grazie a Flavio.

“Del Noventa C5 sono stato giocatore, presidente, allenatore della maschile in C2 e poi mister nel femminile, categoria che ho portato avanti da solo dopo lo scioglimento della squadra maschile nel 2019: nel corso degli anni sono cambiate le priorità di chi, come me, c’è stato dal primo giorno, fasi della vita più che comprensibili e poi la pandemia è stata la botta finale. È stato a quel punto – racconta – che mi sono dedicato esclusivamente al femminile, ma ad un certo punto i numeri non tornavano e mi sono trovato davanti ad un bivio”.

Chiudere anche la femminile o trovare una soluzione per quelle atlete diventate ormai un pezzo di cuore.
“Ora sono vicine ai 30, ma – sorride – quando le ho conosciute qualcuna aveva 13/14 anni. Pur di farle continuare a giocare avrei fatto qualsiasi cosa e così, quando ho incontrato Azzolin, mi sono proposto anche di accompagnarle a Grisignano per gli allenamenti e le partite. Altruista? No, ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, i loro sorrisi in campo per me sono sempre stati la cosa più importante”.

Metti in circolo il tuo amore, è così che recita una canzone. E tutto quell’amore che Maso ha donato, ha portato subito a qualcosa di meraviglioso.
“I due gruppi, Noventa C5 e Real Grisignano, si sono uniti alla perfezione. Da fuori, non riusciresti a capire chi sono le 7 arrivate dopo in blaugrana. Siamo davvero una sola famiglia e non c’è vittoria più grande per me”.

Anche con mister Hamid Bouchti il rapporto è idilliaco. “E pensare che da avversari c’eravamo beccati… – ride – ma sono episodi che nel futsal capitano e per me finiscono con il suono della sirena. Lui è un mister che predilige la fase di attacco e io la difesa, ma non è stato difficile trovare equilibrio: prima di tutto, c’è molto rispetto dei ruoli e secondo – anche se le decisioni finali le prende Hamid – lui è molto aperto a tutti i miei consigli. Se dopo tre anni sono ancora qui, è perché le cose funzionano davvero, altrimenti avrei cambiato strada già da un pezzo”.

Di nuovo campionato dopo la pausa e per il Real Grisignano c’è il CLT fanalino di coda da affrontare fuori casa.
“Fino ad oggi sono state tutte trasferte impegnative per quanto riguarda il chilometraggio, ma magre dal punto di vista dei risultati, tanto che c’è stata una sola vittoria. Ogni tanto pensiamo ancora ai punti persi a Pisa, perciò non sottovaluteremo in alcun modo le umbre: fattore trasferta e fattore campo, una superficie di gioco più grande della nostra, ci fanno stare in allerta e poi c’è un percorso da continuare. Un’eventuale vittoria domenica ci condurrebbe alla salvezza quasi aritmetica. Siamo partiti per questo obiettivo, eppure i risultati ci hanno portato a guardare anche più in alto: i playoff sarebbero un sogno per un gruppo nato appena 3 anni fa”.

Delle 20 stagioni vissute nel futsal, questa è probabilmente una delle più belle.
“Più di una volta, in tutto questo tempo, ho pensato anche di mollare, ma se sono ancora qui e sono orgoglioso di quel che stiamo facendo, lo devo ad una sola persona: la mia compagna ed ex giocatrice e capitano del Noventa C5, Serena Trevisan, che mi ha sempre spinto a continuare. La considero una parte fondamentale del mio percorso sportivo e oggi merita un ringraziamento speciale”.

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